Vino e cibo per celiaci: cosa è permesso consumare

Vino e cibo per celiaci: cosa è permesso consumare

di Intravino

Il vino e il cibo sono elementi centrali nella cultura culinaria di molte persone, ma per chi soffre di celiachia la scelta degli alimenti merita un’attenzione elevata.

Stiamo parlando di una malattia autoimmune che colpisce l’intestino tenue in risposta al glutine, una sostanza ampiamente presente in tanti alimenti, e che richiede quindi una dieta rigorosamente priva di questa proteina.

Tuttavia, mangiare senza glutine non significa rinunciare al gusto e al sapore, e una delle chiavi è la scelta di ingredienti sicuri, come ad esempio le alternative per celiaci alla pasta tradizionale.

Un’idea semplice ma deliziosa può essere quella di preparare gnocchi senza glutine con ratatouille di verdure, accompagnati da un bicchiere di vino bianco frizzante, o gnocchi senza glutine con gorgonzola e noci.

Inoltre, un dubbio spesso presente è legato al vino. In questo articolo daremo risposta a tali domande, spiegando perché il vino può essere bevuto senza problemi da chi soffre di questo disturbo e dando infine qualche idea per delle ottime ricette per celiaci.

I celiaci possono bere vino?

Una delle grandi domande che si pone chi soffre di celiachia è se si può bere o meno il vino. Il dubbio è lecito, visto che sono tanti gli alcolici proibiti, tra cui la birra. Ma questo è un caso molto diverso.

Secondo le raccomandazioni dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC), infatti, il vino, in tutte le sue varietà, è considerato sicuro per i consumatori affetti da celiachia, anche quando contiene solfiti.

Non vi è alcuna presenza di ingredienti contenenti glutine o derivati di farine cerealicole durante il processo di produzione. Anche la sigillatura delle botti, una pratica che in passato poteva causare preoccupazioni per i celiaci, oggi avviene senza l’utilizzo di materiali che potrebbero contenere glutine.

Pertanto, chi soffre di questo problema può rilassarsi e godersi un bicchiere di vino con la sicurezza che esso non è di alcun pericolo per la salute, purché resti intatto il buon senso dell’uso di alcolici con moderazione.

Ricette per celiaci: abbinamenti cibo-vino impeccabili

Soffrire di celiachia non significa rinunciare al gusto e, con queste ricette, possiamo darne una piccola dimostrazione. Cominciamo con un primo piatto di mare irresistibile: le penne con rana pescatrice e pomodorini ciliegino.

Questo piatto, con la sua freschezza e i sapori mediterranei, si sposa splendidamente con un vino bianco strutturato come il Pomino DOC bianco, le cui note fruttate esaltano come nessun altro i sapori del pesce e dei pomodorini, creando un connubio delizioso.

Passando alla tradizione italiana, non possiamo dimenticare la carbonara, anche in versione vegetariana. Gli spaghetti senza glutine arricchiti con asparagi, piselli, taccole e carote, e conditi con tuorli e parmigiano reggiano, richiamano i sapori della primavera.

Per abbinare questo piatto, un rosso mediamente strutturato come il Pinot Nero o il Nebbiolo è una scelta eccellente. Questi vini, infatti, completano perfettamente la cremosità del piatto con i loro tannini eleganti e i profumi intensi.

Infine, un piatto comfort food che conquista sempre: i fusilli gluten free con salsiccia e funghi. Questo taglio di carne e i funghi sono naturalmente privi di glutine e possono essere gustati senza alcuna preoccupazione.

Il loro gusto deciso richiede, infine, un vino altrettanto robusto e caratterizzato, come ad esempio un Barbaresco o un Cabernet Sauvignon del Friuli.

Con un po’ di creatività e conoscenza, è possibile creare esperienze gastronomiche indimenticabili, anche per chi deve seguire una dieta senza glutine.

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2 Commenti

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Stefano Cinelli Colombini

circa 1 mese fa - Link

La cucina tradizionale toscana nell'accezione montalcinese ci offre tanti piatti compatibili con la celiachia, che si abbinano perfettamente con il vino. Tra gli antipasti le acciughe sotto pesto, il condito di tonno, il paté di fagiano, di fegato o di prosciutto, le uova ripiene, tra i primi le crespelle (frittate molto sottili, arrotolate intorno ad un ripieno di ricotta e spinaci), i malfatti (o gnudi), con più o meno la stessa ricetta, la zuppa di ceci, l'acquacotta, il brodo del grugno, la minestra "coi razzi", quella colle fave, quella di patate, quelle di funghi (sono tante, diverse per ciascun fungo), quella di verdure coll'osso di prosciutto, la zuppa Pasqualina, e poi quasi tutti i secondi e i contorni più usati. E non parliamo dei dolci, dal caffè in forchetta al latte alla portoghese. I nostri vecchi forse non avevano una nozione chiara della celiachia (forse...), ma di certo avevano una quantità di piatti compatibili con questa e altre problematiche alimentari. E ci bevevano sopra il vino, sempre!

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marcow

circa 1 mese fa - Link

Sono un appassionato di cucina (ma anche di pasticceria e arte bianca) e andrò ad approfondire alcuni piatti suggeriti da Stefano Cinelli Colombini che non conosco. A proposito di crespelle ... nel teramano hanno "inventato" il TIMBALLO DI CRESPELLE che è fatto di diversi strati di crespelle senza le classiche lasagne(le sfoglie) È, secondo me, il più bel timballo d'Italia. E non contiene glutine, proprio perché è fatto con le crespelle. Questo è il link della video ricetta che preferisco del timballo teramano se lo volete fare. https://youtube.com/watch?v=uxv2V--cHZs&si=K7Cn2FAVafepc5Vn La cucina italiana sta attraversando un periodo di grande trasformazione. Come anche la ristorazione. Ma ne discutiamo in momenti diversi. A tavola un buon bicchiere di vino.

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