V Disfida delle Contee | Si inizia domani (e quasi niente è pronto)
di Tommaso CiuffolettiSono le 3.36 di giovedì mattina e sono qui a scrivere.
Domani si inizia è ancora quasi niente è pronto.
Se esistono le ragioni della Disfida delle Contee sono già qui: nell’essere una cosa totalmente priva di senso. Perché essere alternativa radicale – forse inconciliabile – al presente dato per ovvio, significa incarnare questa alternativa evitando fin dove possibile ogni compromesso ed accettarne il prezzo.
Il primo punto è proprio nell’idea di non guadagnarci una lira.
La Disfida delle Contee viene fatta dal primo giorno a budget ZERO. In realtà paghiamo la nostra parte spendendo tempo (il mio per primo, che oggi sottraggo ad una compagna e ad un figlio), ammattimento e sudore nei giorni della manifestazione. In cambio cerchiamo di rientrare delle spese vive e pagare correttamente chi mette a disposizione il proprio lavoro (cuoche e camerieri del ristorante della cooperativa). Non ci serve altro.
Perché quello che perdiamo in potere che il budget offre, lo guadagniamo in partecipazione. Partecipazione intesa proprio come contribuzione attiva: il venire a proprie spese di chi partecipa anche come giurato, il dare una mano a lavorare da parte di tanti che lo fanno solo per amicizia, il coinvolgere tanti paesani – vero cuore della Disfida – non solo a offrire il proprio vino, ma anche ad aprire magari la propria cantina e a trovare soluzione ai tanti problemi last minute che capitano in corso d’opera.
Siamo disorganizzati, direbbe chi avesse a pretendere l’efficienza come abitudine. Sì, siamo disorganizzati. Perché l’organizzazione va bene e va benissimo, ma è gerarchia, è dare ordini ed eseguirli, è fissare scadenze ed imporre vincoli.
Sì siamo disorganizzati e ci piacerebbe esserlo di meno, ma ci è sempre venuto difficile rispettarli, gli ordini, forse è per questo che non siamo bravi a darne. E allora bisognerà accettare qualche scomodità, qualche momento di confusione, un orario che slitta, una bottiglia senza etichetta, dormire vicino a qualcuno che russa e magari in una camerata in sacco a pelo.
Questa cosa qua, la Disfida, non dovrebbe esistere a rigor di logica e forse è per questo che è perfettamente in linea con il vino che facciamo, che è un vino che non esiste, e con San Giovanni delle Contee, che è un paese che non esiste. Forse non dovremmo esistere nemmeno noi.
E invece siamo qui. Senza una lira, disorganizzati e armati fino ai denti di vini pieni di difetti.
Se ci cercate sapete dove siamo. O forse no, non lo sapete. Ma non importa, perché se non sapete dove state andando, molto probabilmente, tutte le strade vi porteranno qui.
La V Disfida delle Contee andrà in scena a San Giovanni delle Contee venerdì 28 e sabato 29 giugno.
5 Commenti
vinogodi
circa 3 giorni fa - Link...che invidia...
RispondiAndrea Ciancolini
circa 3 giorni fa - LinkDopo averne mancate 2, quest'anno me la voglio godere fino in fondo quest'anno Disfida!! Siete forti ragazzi!!
RispondiMonica Raspi
circa 3 giorni fa - LinkE io ci sono finalmente e vi ringrazio perché lo spirito è forte e per fortuna la carne debole
RispondiNelle Nuvole
circa 3 giorni fa - Link"There are some enterprises in which a careful disorderliness is the true method" [ci sono alcune imprese in cui un attento disordine è il vero metodo] - Herman Melville, Moby Dick. EDDAJE!
RispondiLanegano
circa 3 giorni fa - LinkLe divinità dell'attitudine punk (se esistono...) vegliano su di voi, orgogliose e felici. Prosit e gabba gabba hey !!!
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