Un’idea chiarissima di Roero | Il Valmaggiore Riserva 2020 di Valfaccenda

Un’idea chiarissima di Roero | Il Valmaggiore Riserva 2020 di Valfaccenda

di Alessandro Morichetti

Il colore è rubino scarico e a distanza di qualche mese ne ricordo ancora distintamente il naso: delicato e raffinatissimo, pulito e sussurrato nella sua evidente complessità. Peonia e viola in successione, poi radice di liquirizia, bon bon alla nocciola, gelatina di fragola e iris in una combinazione molto nebbiolesca con un finale di mughetto.

Nel Roero Riserva Valmaggiore 2020 di Valfaccenda c’è tutta la bellezza di un sorso docile ma non smagrito o anemico, in cui il tannino non gioca un ruolo di primo piano ma anzi di chierichetto che lascia spazio a fluidità e scorrevolezza. Vino che non aspira ad essere il Monfortino del Roero ma piuttosto ad individuare l’altro capo di un filo che arriva a Serralunga con vini tannici, potenti e serrati ma che parte da Canale con un liquido che sa essere disponibile, già leggibile, molto godibile e con una buona quota di disimpegno sorridente e rilassato, certamente non la cifra distintiva dei grandi Barolo da lungo invecchiamento.

Ha il candore della freschezza e il rigore della disciplina in una chiave moderna che non si bulla di essere trasandata. Non capita spesso di bere Roero in Langa o altrove ma questo penso possa essere annoverato tra i campioni significativi della categoria. Ancor più incisivo del Valmaggiore 2019, laddove invece tra i Roero aziendali è proprio al 2019 che ho dedicato una sola parola: “strepitoso“.

Sì perché è appena uscito il numero 5 di Verticale (di cui sono anzitutto un felice abbonato), dove insieme a Jacopo Cossater e Fabio Pracchia ho partecipato alla degustazione verticale del Roero di Valfaccenda.

Quel 3 marzo in cantina da Luca Faccenda e sua moglie Carolina utilizzammo Valmaggiore 2020 – non il focus degli assaggi – per avvinare i bicchieri ad inizio degustazione e già al primo naso rimasi molto colpito. Ci tornai poi sù a fine giornata e si confermò essere proprio un grande assaggio.

Se vi capita, non tergiversate nemmeno mezzo minuto e prendetelo. Sui 45/50 euro in enoteca.

avatar

Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

3 Commenti

avatar

Gianni

circa 5 mesi fa - Link

Cosa c’entra Canale con Valmaggiore?

Rispondi
avatar

Alessandro Morichetti

circa 5 mesi fa - Link

La cantina è a Canale, la vigna a Vezza d'Alba, non ci voleva tanto a capire che si parla della stessa cosa in antitesi a Serralunga d'Alba senza stare a specificare il dettaglio inutile nel contesto in cui è inserito.

Rispondi
avatar

AREALE

circa 5 mesi fa - Link

Con l'augurio che i produttori langhetti, (Sandrone, Giacosa, Abrigo, Sordo, Marengo) che producono vino con uve provenienti da quello che effettivamente il Grand Cru di questa denominazione,prima o poi iscrivano la vigna a Roero non declassandolo più il loro Valmaggiore a Nebbiolo d'Alba.

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.