Taste Alto Piemonte: 51 assaggi letteralmente bollenti (e molto interessanti)

Taste Alto Piemonte: 51 assaggi letteralmente bollenti (e molto interessanti)

di Redazione

L’edizione 2022 di Taste Alto Piemonte è tornata il 28-29-30 maggio al Castello Visconteo Sforzesco di Novara e finalmente le misure anti-covid hanno permesso banchi d’assaggio, cene con i produttori e interessanti masterclass (molto stimolante quella sul confronto tra i nebbioli di Alto Piemonte e Canavese).

Un Taste 2022 ricco e riuscito anche se non ha aiutato il caldo torrido di fine maggio. Tra le sale del Castello, per colpa di un impianto d’aria condizionata non troppo efficiente, l’atmosfera era bollente: malgrado gli sforzi dei produttori ai banchi molti vini non erano alla temperatura adeguata, con alcuni rossi ad oltre 25 gradi. Per fortuna, qualche temporale ha migliorato la situazione nei giorni successivi.

In sala stampa, su 10 denominazioni dell’Alto Piemonte, i vini disponibili erano 51, non tantissimi certo ma abbastanza per scattare una istantanea generale del territorio. Eccellenze conosciute a parte (anche se non tutte in gran forma, specie nell’annata 2017), la tendenza negativa più riscontrata è stata la presenza di un legno non così integrato, talvolta addirittura esagerato; mentre molte delle note positive arrivano dalle nuove realtà, con vini dal taglio moderno e testimoni di un trend positivo che anche in Alto Piemonte vuole tanti giovani avvicinarsi sempre più alla viticoltura.

Abbiamo diviso in tre blocchi i nostri 51 assaggi, suddividendoli tra i tre assaggiatori (Marco Colabraro, Simone Di Vito, Giorgio Michieletto) con le relative denominazioni degustate: Colline Novaresi Nebbiolo, Sizzano, Boca, Coste della Sesia, Lessona, Ghemme, Colline Novaresi Vespolina, Valli Ossolane, Bramaterra, Fara e Gattinara.

Nota a margine: l’ingresso in sala stampa era su prenotazione e avendo preso il primo turno purtroppo i vini erano appena stati aperti.

Schermata 2022-06-08 alle 10.14.37


Marco Colabraro


Colline Novaresi

Colline Novaresi Bianco Doc Costa di Sera dei Tabacchei 2021, Rinaldi
Erbaluce in purezza. Spifferi invadenti di frutta tropicale e fiori bianchi lasciano spazio –Deo gratias!– ad agrumi ed erbe, su tutte salvia e rosmarino. Naso ruffiano, bocca schietta: sale, sale, sale che esalta la nota erbacea, acidità sorprendente. 88+

Colline Novaresi Rosato Doc Il Sornino 2020, Cantine Cogo
Cerasuolo luminoso. Naso semplice, fin troppo: classica ciliegia, un ricordo di cipria. In bocca per fortuna trovi tannino, sapidità e una buona spinta acida. Per immediatezza chiama la merenda. 87

Colline Novaresi Nebbiolo Doc Orezza 2021, Pietraforata
Attacco di fiori, rosa selvatica, poi agrumi e un leggero sentore dolce da caramella Rossana su un bel buccia di cipolla. In bocca l’acidità sopravanza la nota salina che tiene vivo il sorso, sul finale un tannino mansueto abbandona piacevolmente il palato. 88

Colline Novaresi Nebbiolo Doc Mötziflon 2018, Brigatti Francesco
Che naso! Ribes, lampone, mora, menta, bosco, erbe officinali, pepe nero e arance rosse. Il sorso è pieno, un tannino esuberante raggiunge piacevolmente l’interezza della bocca. Il finale sapido equilibra note di frutta matura. Convincente. 91

Colline Novaresi Nebbiolo Doc Giulia 2018, Enrico Crola
Un bel granato è l’annuncio di un vino compiuto. Naso maturo: sentori di cuoio, arance amare, poi le erbe, pepe nero, tabacco e caffè. In bocca note tostate in un sorso lungo, evoluto; il tannino è domo ma presente, sapidità buona. Intrigante, controverso, di certo non metterà d’accordo tutti. 88

Colline Novaresi Nebbiolo Doc La Moja 2017, Grossini Alessio
Il legno ha la meglio sul frutto in respiri di pesca melba, cannella e vaniglia. In bocca è morbido, il sorso è pieno, il tannino aiuta la beva, l’acidità purtroppo no, a scapito dell’equilibrio generale. 86

Colline Novaresi Nebbiolo Doc vendemmia tardiva Valentina 2017, Il Roccolo di Mezzomerico
Frutta matura e in confettura, arance candite, aromi tostati e caffè in un sorso materico e morbido dal finale lungo. Da segnalare il tannino, dolce e presente, che ben sostiene l’esperienza gustativa. 88

Colline Novaresi Nebbiolo Doc Opera 32 2017, La Cappuccina
Il rovere conduce a frutta scura, sentori d’arancia si mischiano a erbe e spezie, note tostate e mentolate. In bocca il sorso è ricco fatto di una buona verticalità salina. Il finale è lungo, la lingua torna più volte a cercare la materia sul palato. Coinvolgente. 89

Colline Novaresi Nebbiolo Doc San Quirico 2013, Cà Nova
Siamo a casa di nonna una domenica d’autunno: fiori secchi, foglie, tabacco, pepe nero, ginepro e chiodi di garofano, menta e arancia essiccata. Bocca viva, tannino docile ma presente, finale armonico e lungo. Stimola la riflessione. 90


Sizzano

Sizzano Doc 2017 – Cantina Comero
Impatto olfattivo importante: ciliegia matura, ribes, erbe, pepe nero e cannella, bacca di vaniglia, poi arancia e menta. La bocca è dolce, il tannino sostiene il sorso che si presenta materico e lungo, ma da solo non basta perché la bocca resti pulita e la beva sia stimolata. 87

Sizzano Riserva Doc Roano 2015 – Vigneti Valle Roncati
Al naso si presenta un po’ chiuso; frutta rossa matura, anice e una nota alcolica presente. In bocca molto morbido, tannino domo, buona acidità. Finale tostato: cioccolato e caffè. 87


Boca

Boca Doc 2018, Carlone Davide
Salmastro, animale, fruttato di mirtillo e mora, aranciato, terroso, incensato, ferroso, peposo, mentolato. Il sorso, complesso ed energico, risulta agile, l’acidità stimola la beva. Ha bisogno di tempo per raggiungere il pieno equilibrio, ma darà soddisfazioni. 89+

Boca Doc 2018, Tenute Guardasole
Al naso è chiuso. Alla frutta si accostano sentori salmastri, ematici, pepe e incenso. In bocca morbido e sapido, il sorso è lungo senza particolari spunti. 88

Boca Doc 2017, Barbaglia
Cuoio e tabacco, salsedine, erbe di montagna. L’assaggio è pieno, il tannino vivo, finale di media lunghezza dove permangono vene speziate. 89

Boca Doc 2017, Le Piane
Naso complesso. Attacco di tabacco e tostato, poi salsedine e ferro, poi il balsamico, il rosmarino e le erbe alpine, infine l’arancia su uno sfondo di frutta matura. In bocca è caldo, vivo, succoso. Finale lungo e speziato. Raffinato e già pronto. 91

Boca Doc 2016, Poderi Garona
Legno, cuoio, tabacco. Naso un po’ rustico. Il sorso è intrigante, succoso e lungo supportato da acidità e tannino. Rimane una nota dolce di vaniglia che difficilmente si integrerà. 87+

Boca Doc 2012 Vigna Cristiana, Podere ai Valloni
Colpiscono il pepe e le spezie dolci. Salmastro e incenso, tabacco. In bocca è stranamente scomposto, se la trama è setosa e il tannino levigato l’acidità è importante e valorizza note ferrose e saline. Da attendere? 87


Simone Di Vito


Coste della Sesia

Coste Della Sesia Nebbiolo Doc Vallelomga 2019, Zambolin Fabio

Amarena e fiori appassiti, vivace, energico, piacevolissimo, dal tannino croccante e che abbraccia un sorso lungo, goloso e completo. Veramente carino. 90

Coste Della Sesia Nebbiolo Doc Castellengo 2014, Centovigne
Granato verso l’aranciato, il naso è dolciastro, legnoso, di pesca sciroppata, vaniglia e cannella, bocca un po’ scarica per un vino già all’apice della maturazione. 85


Lessona

Lessona Doc 2019, Villa Guelpa
Spunti vanigliati, ciliegie, rose rosse e tabacco da pipa, snello, succoso, con tannino pimpante e guizzi di acidità sullo sfondo, giovane ma già piacevole, crescerà. 89

Lessona Doc 2018, Massimo Clerico
Inizio un po’ wild, poi ciliegia, chiodi e pepe nero tritato su un bel sorso profondo, ritmato e dal tannino finissimo. Naso da risentire con qualche ora di ossigeno ma bocca sugli scudi. 90+

Lessona Doc 2018 biologico, La Badina
Parte con note un po’ legnose per poi scaricare amarene, visciole e spolverate di cacao amaro, morbido e saporito, dal tannino fitto ma addomesticato, chiude su salinità e dolcezza. 88+

Lessona Doc Pidrin 2015, Pietro Cassina
Nocciolato con spunti pepati e di pesca noce, energico, concentrato, con tannino spesso ma che non offusca una buona sapidità, stona solo per qualche spunto di alcolico di troppo ma finezza e prospettiva non gli mancano. 89

Lessona Doc San Sebastiano Allo Zoppo 2013, Sella
Parte introverso per poi aprire a spezie e note ferruginose sullo sfondo, confettura di ciliegia e tostature a chiudere, in bocca è sinuoso, ricco e sa di importanza, ma richiede ossigeno, carezze e magari qualche anno in cantina. 90+

Lessona Doc 2016 – Proprietà Sperino
Ciliegie e vaniglia, sangue ed eleganza, terra e balsamicità, il tutto in un turbine di sale, tannini finissimi e agilità. Giù il cappello per uno dei migliori assaggi di giornata. 93


Ghemme

Ghemme Docg 2018, La Piemontina

Rubino aranciato, naso di frutti di bosco, tostato e dolciastro, forma e sostanza a cui non manca fluidità e ordine, ma legno ancora troppo evidente, peccato. 87

Ghemme Docg Dei Mazzoni 2018, Mazzoni Tiziano
Ciliegia e pesca, tabacco biondo e ruggine, sorso rotondo e cesellato che scorre sul palato con dinamismo, carattere e profondità. Che bello! 91+

Ghemme Docg Vigna Ronco Al Maso 2018, Platinetti Guido
Rubino aranciato, che spara pepe, note ferrose e tostature, scorza d’arancia e pesca noce a chiudere, sapido, dai tanti muscoli e tannino ancora un po’ ruvido ma non manca una buona scorrevolezza. 88+

Ghemme Docg Il Matto 2017, I Dof Mati
Toni scuri e profondi, more di rovo, spunti di erbe officinali e un po’ legnosi, sorso grosso e tutto all’insegna di morbidezze e tostature, chiude corto su un tannino scontroso e che lascia il segno. 85

Ghemme Docg 2016, Filadora
Rubino pieno, frutta sotto spirito e sterpaglie, cacao e alcuni spunti animaleschi, glicerico e succoso, con buona spinta acida a chiudere. 89

Ghemme Docg Chioso Dei Pomi 2015, Rovellotti
Dall’aspetto aranciato e maturo, parte tabbaccoso, poi polpa di pesca e spezie dolci, trama tannica croccante e ben gestita ma con alcolicità e concentrazione un po’ troppo sopra le righe. 87

Ghemme Docg 2015, Torraccia Del Piantavigna
Rubino aranciato, tabacco e chiodi su ciliegie in confettura, sorso caldo e avvolgente, con sapidità e frutta in evidenza anche in chiusura. Già maturo e buono ora, ma in futuro? Chissà… 90

Ghemme Riserva Docg Vigna Cavenago 2015, Mirù
Rubino aranciato ed evoluto, dal balsamico e ferroso vira verso frutta sotto spirito, spunti di cuoio e vaniglia, sorso polposo, calibrato e appagante, vino bello e fatto, compiuto. 90


Giorgio Michieletto


Colline Novaresi Vespolina

Colline Novaresi Vespolina Doc Ardita 2021, Damiano Cavallini
Un bel frutto succoso, amarena e ribes. Balsamico di menta più in evidenza sul pepato e un ricordo di terra umida. In bocca molto fresco, tannini ancora ruvidi: chiusura agrumata. 87

Colline Novaresi Vespolina Doc Mauletta 2016, Ioppa
Più vespolona che vespolina. Naso tutto giocato su frutti scuri, mora; cacao, liquirizia, tabacco, note lievi di vaniglia. Bocca abbastanza morbida, tannini integrati, buona sapidità. 86

Colline Novaresi Vespolina Doc Afrodite 2021, Chiovini & Randetti
La vespolina piu convincente in degustazione. Gran festival di pepe fresco, bianco e nero. Poi zenzero. Il frutto è più maturo, come la parte floreale (rose appassite). La bocca è molto fresca e sapida: c’è un tocco vegetale e agrumato e la tipicità della vespolina è sempre in evidenza, pepe netto. Finale sul frutto: amarena croccante. 89


Valli Ossolane

Valli Ossolane Nebbiolo Doc Maria Rita 2017, Eca
Ha bisogno di aria, ma il legno pare tutto sommato ben gestito. Ciliegia quasi sotto spirito, prugna matura, mora, un po’ di smalto e pepato scuro, chiodo di garofano. Bocca convincente con frutti rossi e agrumi e sapidità in primo piano. Non lunghissimo. 87

Valli Ossolane Nebbiolo Superiore Doc Prunent 2019, Cantine Garrone
Precisa e convincente interpretazione di un nebbiolo di montagna. Colore splendido e trasparente. Erbe aromatiche e roccia, violetta fresca, frutti rossi croccanti, ribes e agrumi. Bocca è snella ma nello stesso piena: spezie e di nuovo pompelmo e finocchietto selvatico. Un prunent tipico e non soffocato dal legno. 90+

Valli Ossolane Nebbiolo Superiore Doc Prunent 2018, La Cantina di Tappia
Ciliegia matura e frutta scura macerata; l’impatto iniziale è di un vino con qualche anno in più sulle spalle. Grafite, cannella e muschio, molte spezie dolci. Alcol leggeremente in primo piano, ma bella sapidità. 86

Valli Ossolane Rosso Doc Vigna Vagna 2019, Edoardo Patrone
Colore impenetrabile. Prugna, fragola, ciliegia matura e frutti di bosco. Chiodi di garofano e pepe, più una parte vegetale che torna anche in bocca a rinfrescare un sorso abbastanza morbido. Tannini ancora graffianti. 87


FB_IMG_1654623160226


Bramaterra

Bramaterra Doc 2018 – Odilio Antoniotti
Non sbaglia un colpo. Naso molto complesso che colpisce per la scansione dei profumi, sempre nitidi: il frutto è croccante, floreale e balsamico giocano sullo stesso livello e alla fine la parte minerale, roccia e iodio. Nella bocca c’è potenza e concentrazione, ma sempre elegante: c’è il Bramaterra. Che non finisce più. 92

Bramaterra Doc 2018, Colombera & Garella
L’eleganza del nebbiolo e il terroir del Bramaterra. Viola, piccoli frutti di bosco croccante, arancia e spezia quasi orientale, liquirizia e menta selvatica. Bocca in totale sintonia col naso, con una scia sapida infinita e una vaga affumicatura. Chiusura agrumata. Molto complesso ma non a scapito della bevibilità. 91+

Bramaterra Doc 2017, La Palazzina
Frutti di bosco maturi, ribes, ciliegia, prugna tuffati in una tisana di genziana, menta, anice. Il tannino si deve ancora integrare ma trascina un sorso davvero godereccio: grande polpa e sapidità caratteristica del territorio. Finale ammandorlato piacevole. Vino di grande pulizia. 90+

Bramaterra Doc 2017, Le Pianelle
Azienda che ci sta convincendo sempre di più con vini giocati su eleganza e sottrazione. Un bouquet di rose e peonie fresche. Poi un nettissimo lampone, altri frutti rossi di bosco più maturi, incenso ed elicriso che torna anche in bocca. Ricordo di ferro in chiusura. Più sapido che acido, tannini molto fini. 91


Fara

Fara Doc Barton 2019, Gilberto Boniperti
Quando si apre diventa un vino che può unire una tavola. Fruttato maturo dolce, ma rinfrescato dalla parte balsamica di menta; floreale sul geraneo. Liquirizia, un bel pepe, polvere da sparo e anche una parte terrosa di sottobosco: bocca scattante, equilibratissima e persistente. 89+

Fara Doc 2017, Francesca Castaldi
Una istituzione della denominazione che però ha forse ancora bisogno di un po’ tempo in bottiglia. Al momento appare un po’ chiuso, come “scomposto”. Ciliegia in confettura e sotto spirito, peonia. Zenzero e funghi. Sorso energico, ma con la parte alcolica in evidenza. 88+

Fara Riserva Doc Cornaggina 2016, Cantinoteca dei Prolo
Frutta molto matura, mora, ciliegia. Viola macerata. Terra bagnata, sottobosco, corteccia. Lieve nota ossidativa, ma sorso sapido. Chiama polenta e brasato. 86


Gattinara

Gattinara Docg Il Putto vendemmiatore 2017, Cantine del Signore
Molto complesso, ma ha bisogno di tempo: fragoline di bosco, chinotto, impronta floreale del nebbiolo nitidissima, pepe bianco, tabacco e incenso. In bocca grande acidità, torna la fragola e un frutto più maturo e la nota ferrosa del gattinara. 89+

Gattinara Docg 2016, Stefano Vegis
Produttore giovane, belle vigne e un vino che ha la stoffa di un grande gattinara. Naso sulla frutta fresca, mentolato e agrumato: anguria, pompelmo, lieve etereo e gomma,anche in bocca, ma piacevole. Tabacco dolce, ematico, ferro. Persistenza sulla frutta sotto spirito. 90

Gattinara Riserva Docg 2017 San Francesco, Antoniolo
Non facile da capire subito. Tostature e speziature in evidenza: bouquet di fiori secchi e poi il frutto, ciliegia e amarena. Cacao e note balsamiche. In bocca frutta rossa in confettura e freschezza importante, tannini si devono integrare ma sono già elegantissimi. Molto lungo. 90

Gattinara Riserva Docg 2016, Travaglini
Cesellato ed elegante e già relativamente pronto, espressivo. Prima esce la spezia scura, poi ecco erbe aromatiche e fiori essicati, i frutti sono rossi e in confettura. Più croccanti in bocca. Il legno è calibrato, le durezze sono in primo piano ma tutto già ben integrato. Forse la mineralità vulcanica resta ancora un po’ nascosta. 90

 

[Articolo a cura di Simone Di Vito. Foto: Consorzio di Tutela Nebbioli Alto Piemonte]

5 Commenti

avatar

AG

circa 2 anni fa - Link

Vini per il mio gusto spesso bellissimi, affascinanti, complessi e sofisticati come il fu avv. Agnelli. Peccato non riuscire a trovarne distribuiti la maggior parte

Rispondi
avatar

Gurit

circa 2 anni fa - Link

Commento sul confronto Alto Piemonte-Canavese? Di fatto quest'ultimo è geograficamente assimilabile all'Alto Piemonte. PS Non il solito commento su Carema di cui fanno 15 bottiglie all'anno :-) .

Rispondi
avatar

Patrick Jane

circa 2 anni fa - Link

Io ci sono andato la domenica proprio per evitare il caldo, ed ha funzionato tutto bene. Non ho provato tutti gli stessi vini ma in linea di massima concordo con le scelte. Barton però trovato ben migliore, uno dei top di giornata. E la croatina di Kuenzli....

Rispondi
avatar

Marco

circa 2 anni fa - Link

Grosso modo mi ci ritrovo. In generale il 2018 dell'alto Piemonte sembra dare più soddisfazioni rispetto a quello di Langa, Baroli in particolare. Tra i migliori assaggi: Boca di le Piane, il lessona di Clerico, Bramaterra e Lessona di Colombera e Garella, Boca di Carlone, i cru di Antoniolo. Peccato il caldo, con i produttori che imploravano (a volte invano) un po' di ghiaccio per i loro vini... però davvero un appuntamento imperdibile!

Rispondi
avatar

Spanna

circa 2 anni fa - Link

Sabato è stata una tragedia testare i vini, coi rossi che sono l'apice qualitativo, nel caldo torrido che faceva in sala. Domenica è andata meglio. Il Boca 2017 de Le Piane aveva un tannino rugoso ancora non risolto e ho preferito il pari annata di Barbaglia. Nel 2018 ho apprezzato di più lo stile "minimalista" di Guardasole che non l'opulenza di Carlone. Ho apprezzato la batteria dei vini di Brigatti ( per me la migliore Vespolina assaggiata) e quella dei vini di Noah davvero ben riuscita in tutte le referenze presenti.

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.