Scova l’intruso | La mappa di Bibenda ha un capoluogo di regione in più
di Antonio TomacelliQuaranta gradi all’ombra. Percepiti il doppio. Spiaggia, ombrellone e Peroni ghiacciata sulla testa per sfreddare il cervello ma, niente, neanche la birra mi è d’aiuto. L’unico neurone attivo (bello grosso, però) si è arreso e non c’è verso di risolvere l’enigma di questa mappa (mappina?) d’Italia che ho trovato a pag. 29 della Guida Duemilavini dell’Ais. Conto e riconto i capuoluoghi e qualcosa non mi torna: porca paletta, ce n’è uno in più! Ma perchè, dico io, non mi sono dato anema e core alla Susi (coscia lunga, carezza lenta) e ai suoi quesiti invece d’intignarmi su questo astruso “Scova l’intruso”? Dubbi, domande, mentre la Peroni si squaglia…aiuto!!!
33 Commenti
Vignadelmar
circa 12 anni fa - LinkMa si parla di capoluoghi di provincia (come da titolo del post) o capoluoghi di regione (come si evincerebbe dal testo) ??? . Ciao
RispondiAntonio Tomacelli
circa 12 anni fa - LinkLa seconda che hai detto
RispondiNic Marsél
circa 12 anni fa - Linkbeh, Trieste ... e va bene il blasone pero'...
RispondiNic Marsél
circa 12 anni fa - Linkho appena scritto una minkiata, ma qui i gradi sono più di 40... :-(
RispondiGiacomoPevere
circa 12 anni fa - Linkbella grossa anche ma puoi sempre dar colpa a Caronte.
RispondiNic Marsél
circa 12 anni fa - Linksolo una provocazione per i miei colleghi Triestini
RispondiIl Guardiano del Faro
circa 12 anni fa - LinkPuoi pure scegliere tra Bolzano e Camporotondo :-)
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkStrano che non abbiamo messo Pontedera e Alberobello. (mi riferiscono perche non frequentavo le elementari...)
RispondiPrimo Oratore
circa 12 anni fa - LinkCamporotondo fa ben sorridere. Bolzano capoluogo di regione invece è una cosa più seria. Fortunatamente la possiamo considerare una semplice svista e può capitare uno sbaglio. La storia dell'Alto Adige/Sudtirol è una cosa serissima e non bisognerebbe prenderla alla leggera ma per fortuna finchè si parla di vino tutto questo non è troppo significativo. Comunque il capoluogo della Regione è Trento però è corretto tenere conto che la questione, caldo o no, è più complicata di quanto sembri a prima vista. Ciao, Po
RispondiAlberto
circa 12 anni fa - LinkMa non è un errore, il Diritto Costituzionale riconosce le Regioni italiane e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Infatti hanno statuto e regolamenti di rango regionale, hanno una struttura organica di tipo regionale e legiferano su competenze proprie delle altre Regioni.
RispondiGiacomoPevere
circa 12 anni fa - LinkNon mi pare che al momento il Trentino e l'Alto Adige siano due regioni distinte seppur abbiamo autonomie particolari e il capoluogo (di regione) nello specifico è ancora Trento. O tutti o nessuno, se mettono Bolzano voglio anche Udine capitale del Friuli. :)
RispondiPaolo
circa 12 anni fa - Link@Giacomo: temo di doverti contraddire. Il capoluogo di regione NON e' Trento, e NON esiste piu' (da diversi anni) la "regione" Trantino Alto Adige. Il nome e' rimasto come notazione geografica, ma la situazione amministrativa e' formalmente, ufficialmente quella di due provincie autonome. Prendi qualunque annuario ISTAT, la Conferenza Stato-Regioni, qualunque documento ufficiale dello stato italiano: vi e' l'elenco delle regioni, e poi, indentato e suddiviso in due le "provincie autonome" di Trento e di Bolzano Per questo l'elenco e' corretto, con l'indicazione dei due capoluoghi. Quello e' lo statuto dell'autonomia, quella e' la situazione. Non paragonabile ne' al Friuli (che ha il proprio statuto di autonomia), ne' alle altre regioni autonome.
RispondiCostanzo D'Angelo
circa 12 anni fa - LinkTrentino e Alto Adige mi sta pure bene, anzi rende certamente meglio l'idea vista anche l'autonomia delle due province Trento e Bolzano; francamente però non capisco l'assoluta mancanza nei confronti delle isole minori. Si vuole precisare una Italia del vino senza Pantelleria, le Eolie, Ischia... ma con L'Elba. Bah. Tutti a Camporotondo!
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkSi, in effetti non capisco come hanno fatto quelli di Bibenda a sbagliare la capitale della Toscana.
RispondiEdoardo Fioravanti
circa 12 anni fa - LinkVi garberebbe eh? Ma e un basta i'Palio ! ;)
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkMmmmmm.... sicuro sicuro?
RispondiF.
circa 12 anni fa - LinkA parte gli scherzi(che in questo caso ci stanno), il vino è territorio, quindi GEOGRAFIA , di conseguenza la questione è seria !! Chi si occupa di vino non deve commettere errori di questo tipo !! (anche se così grossolani da non avere nessun effetto sul lettore in termini di informazione, ma solo di divertimento.....)
Rispondipietro
circa 12 anni fa - LinkCome mai non dividere l'Emilia dalla Romagna, il Friuli dalla Venezia Giulia, la Valle dalla Aosta e le varie Marche... ci vediamo a Camporotondo!
RispondiGabriele Succi
circa 12 anni fa - LinkCit. "Perchè non dividere l'Emilia dalla Romagna..." E il capoluogo quale sarebbe? Ravenna? Forlì? Rimini? Imola? :roll: Noi siamo una regione e un popolo unico,? A tal proposito, posto uno scritto di Carlo Lucarelli che mi commuove ogni volta che lo leggo: "Gentile Sig. Terremoto, c’è una cosa che non hai capito della mia terra, ora te la racconto. Per chiamarci non basta una parola sola: Emilia Romagna, Emiliano Romagnoli, ce ne vogliono almeno due; e anche un trattino per unirle, e poi non bastano neanche quelle. Perché siamo tante cose, tutte insieme e tutte diverse, un inverno continentale, con un freddo che ti ghiaccia il respiro, e una estate tropicale che ti scioglie la testa, e a volte tutto insieme come diceva Pierpaolo Pasolini, capaci di avere un inverno con il sole e la neve, pianure che si perdono piatte all’orizzonte, e montagne fra le più alte d’Italia, la terra e l’acqua che si fondono alle foci dei fiumi in un paesaggio che sembra di essere alla fine del mondo. Città d’arte e distretti industriali, le spiagge delle riviere che pulsano sia di giorno che di notte, e spesso soltanto una strada o una ferrovia a separare tutto questo; e noi le viviamo tutte queste cose, nello stesso momento, perché siamo gente che lavora a Modena, dorme a Bologna, e va a ballare a Rimini come diceva Pier Vittorio Tondelli, e tutto ci sembra comunque la stessa città che si chiama Emilia Romagna. Siamo tante cose, tutte diverse e tutte insieme, per esempio siamo una regione nel cuore dell’Italia, quasi al centro dell’Italia, eppure siamo una regione di frontiera, siamo anche noi un trattino, una cerniera fra il nord e il sud, e se dal nord al sud vuoi andare e viceversa devi passare per forza da qui, dall’Emilia Romagna, e come tutti i posti di frontiera, qualcosa da ma qualcosa prende a chi passa, e soprattutto a chi resta, ad esempio a chi è venuto qui per studiare a lavorare oppure a divertirsi e poi ha deciso di rimanerci tutta la vita… in questa terra che non è soltanto un luogo, un posto fisico dove stare, ma è soprattutto un modo di fare e vedere le cose. Perché ad esempio qui la terra prende forma e diventa vasi e piastrelle di ceramica, la campagna diventa prodotto, e anche la notte e il mare diventano divertimento, diventano industria, qui si va, veloci come le strade che attraversano la regione, così dritte che sembrano tirate con il righello. E si fa per avere certo, anche per essere, ma si fa soprattutto per stare, per stare meglio, gli asili, le biblioteche, gli ospedali, le macchine e le moto più belle del mondo. In nessun altro posto al mondo la gente parla così tanto a tavola di quello che mangia, lo racconta, ci litiga, l’aceto balsamico, il ripieno dei tortellini, la cottura dei gnocchini fritti e della piadina e mica solo questo, sono più di 4000 le ricette depositate in emilia romagna; ecco la gente lo studia quello che mangia, perché ogni cosa, anche la più terrena, anche il cibo, anche il maiale diventa filosofia, ma non resta lassù per aria, poi la si mangia. Se in tutti i posti del mondo i cervelli si incontrano e dialogano nei salotti, da noi invece lo si fa in cucina, perché siamo gente che parla, che discute, che litiga, gente che a stare zitta proprio non ci sa stare, allora ci mettiamo insieme per farci sentire, fondiamo associazioni, comitati, cooperative, consorzi, movimenti, per fare le cose insieme, spesso come un motore che batte a quattro tempi, con una testa che sogna cose fantastiche, però con le mani che davvero ci arrivano a fare quelle cose li, e quello che resta da fare va bene, diventa un altro sogno. A Volte ci riusciamo a volte no, perché tante cose spesso vogliono dire tante contraddizioni. Che spesso non si fondono per niente, al contrario non ci stanno proprio, però convivono sempre. Tante cose tutte diverse, tutte insieme, perché questa è una regione che per raccontarla un nome solo non basta. Ora ti ho raccontato quello che siamo, non credere di farmi o farci paura con due giri di mazurca facendo ballare la nostra terra, io questa terra l’amo e come mi ha detto un infermiere di Mirandola qualche giorno fa… questa è la mia casa e io non l’abbandonerò mai." http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=7hrCjI01cUU
RispondiAntonio tomacelli
circa 12 anni fa - LinkInsomma, nessuno di voi riesce a svelare il "mistero Camporotondo"?
RispondiEdoardo Fioravanti
circa 12 anni fa - LinkSono molti i motivi per raggiungere Camporotondo, tranquillo abitato a 20 km da Tagliacozzo: panorama incantevole, aria buona, spazi ampi, silenzio tangibile, neve candida o prati fioriti, secondo stagione. Siamo a 1450 metri slm, tra i monti Simbruini, il ristorante prende il nome dalla montagna che si può ammirare dal grande terrazzo panoramico. Si mangia all’insegna della genuinità e del “fatto in casa”: oltre ai carciofini sott’olio, le paste, da non perdere i ravioli, gustosissime le carni, l’abbacchietto alla cacciatora o a scottadito è insuperabile. Conto più che onesto. Anche bar e tabacchi e, a garanzia dell’autosufficienza (obbligatoria in montagna), a venti metri c’è la bottega di Antonio(Tomacelli???) sempre aperta, anche nelle feste comandate, con giornali, pane, carne e formaggi, tutto fresco di giornata.
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkConfermo, mia suocera era di quei paraggi e ci si sta di paradiso. Non sapevo che ci avessero spostato il capoluogo, secondo me fanno l'estatatura con l'Aquila come una volta facevano tra Grosseto e Scansano. E Roma con chi si alterna, con Sutri?
RispondiRossano Ferrazzano
circa 12 anni fa - LinkA me ogni tanto capita di trovarmi in situazioni simili. Succede quando devo preparare del materiale per una degustazione e anziché produrre autonomamente la mappa per la bisogna, la cerco più o meno pronta su internet. Capita che la mappa più bella o più adatta sia stata preparata da chissà chi per le finalità più disparate, ad esempio per localizzare un ristorante o un'azienda che sta a Camporotondo. Se si va molto di fretta può capitare di dimenticarsi di rimuovere l'indicazione superflua. Chissà, magari è andata proprio così.
RispondiAntonio Tomacelli
circa 12 anni fa - LinkRiprova la prossima volta, sarai più fortunato :-)
RispondiVignadelmar
circa 12 anni fa - LinkE' il paesello natio di FMR ??? . Ciao
RispondiManilo
circa 12 anni fa - LinkPerchè a Camporotondo sono stati impiantanti ettari di vigna e il proprietario è Franco Maria Ricci.
RispondiManilo
circa 12 anni fa - LinkPerchè sta uscendo un vino con il nome Bibenda e tutta l'uva viene da Camporotondo.
RispondiAntonio Tomacelli
circa 12 anni fa - LinkFuochino...
RispondiVignadelmar
circa 12 anni fa - LinkPerchè ivi è avvenuta la "prima volta" di FMR ......con il vino ??? . Ciao
RispondiAntonio Tomacelli
circa 12 anni fa - LinkNaaaaaa!
RispondiAlessio Pietrobattista
circa 12 anni fa - LinkForse gli piace molto il ristorante Monna Rosa!
RispondiGionni Bonistalli
circa 12 anni fa - LinkOggi è domenica, non stò lavorsndo perciò non commento... Domattina dall'ufficio ci provo....
RispondiAntonio Tomacelli
circa 12 anni fa - LinkUn aiutino: e se Camporotondo fosse un buen retiro?
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