Comunicati stampa che non avremmo mai voluto ricevere: Istituto Grandi Marchi premia James Suckling

Comunicati stampa che non avremmo mai voluto ricevere: Istituto Grandi Marchi premia James Suckling

di Alessandro Morichetti

Siamo in quel periodo dell’anno in cui la microbolla degli appassionati di vino commenta – sempre più annoiata, almeno qui – i premi di questa o quella guida. Io ad esempio ieri mattina ho buttato un occhio ai Tre Bicchieri Marche 2024 del Gambero Rosso, pot-pourri di etichette clamorose e bottiglie che non avrei proprio voglia di bere.

Alla fine, la guida perfetta non esiste ma se i premi dati dai critici alle aziende presentano non di rado problemi di varia natura (serve spiegare quali e perché? No, dài, oggi no), c’è una cosa ben peggiore: i premi dati dai produttori di vino ai comunicatori. Per quanto mi riguarda, una sorta di male assoluto. Per carità, non muore nessuno e ci mancherebbe, le nostre giornate scorrono ugualmente fluide ma quando sono le aziende del vino a premiare chi poi parla di loro nel mondo mi viene da sorridere. Poco male, tutti felici e frasi di circostanza come se piovesse.

Ecco quindi la lettura del giorno in tutto il suo splendore.


Istituto Grandi Marchi premia James Suckling per il contributo offerto alla conoscenza del vino italiano di qualità nel mondo

Serata di presentazione per Tenuta San Leonardo che entra a far parte del gruppo. Diciotto le aziende IGM che insieme esprimono un fatturato di 600 milioni di euro (45% in Italia, 55% all’estero). USA, Germania e Canada i primi mercati di riferimento

Prosegue il calendario di impegni firmato Istituto del Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi. Dopo l’importante riscontro ottenuto in Svezia e Norvegia, doppio appuntamento dell’evento istituzionale annuale del gruppo, le diciotto aziende IGM hanno fatto tappa a Milano per la consegna del premio internazionale che, da diversi anni, il gruppo attribuisce a una firma del giornalismo internazionale di settore che si è particolarmente contraddistinta nella divulgazione del vino italiano di qualità a livello mondiale.

Dopo Burton AndersonJens Priewe e Monica Larner è stata la volta di James Suckling di ricevere, dalle mani del Presidente Piero Mastroberardino, l’ambito riconoscimento.

“James Suckling rappresenta da anni un punto di riferimento essenziale nella comunicazione di settore – ha spiegato Piero Mastroberardino, Presidente di Istituto Grandi Marchi – al punto da essere collocato da una testata importante come Forbes nel gotha dei più influenti critici enologici al mondo. Il nostro premio vuole essere appunto un riconoscimento alla sua attività di divulgatore dei vini di qualità in generale e di quelli italiani e dei territori che questi vini esprimono in particolare. Un impegno, il suo, assolutamente in linea con la mission che IGM persegue sin dalla sua fondazione e che ha come base quella di promuovere il meglio della nostra produzione presso i mercati internazionali”.

L’incontro milanese, che ha avuto come teatro il ristorante L’Alchimia, ha fornito anche l’occasione per salutare ufficialmente l’ingresso della Tenuta San Leonardo nella squadra IGM. La cantina trentina entra quindi a far parte di una compagine che l’anno prossimo festeggerà i venti anni di attività, caratterizzati dallo sforzo comune di 18 grandi famiglie, accomunate dall’obiettivo di promuovere la cultura del vino di qualità italiano nel mondo.

“Cultura, passione ma certamente anche imprenditorialità ai più alti livelli – ha sottolineato Mastroberardino – come testimoniano i numeri che raccontano di un fatturato che, unendo le diverse realtà, nel 2022 ha superato i 600 milioni, che rappresenta il 4,3% dell’intero giro d’affari del vino tricolore, con un valore all’estero che si attesta intorno ai 350 milioni di euro e una presenza rilevante sui principali mercati internazionali”.

In attesa del 2024, anno che vedrà l’Istituto festeggiare le due decadi di vita, IGM si avvia a chiudere il 2023 con altri importanti appuntamenti, primi tra tutti quelli su due fondamentali riferimenti economici come Stati Uniti e Canada. A completare la serata i membri del Gruppo Giovani dell’Istituto Grandi Marchi che saranno attivi con proprie attività autonome e che saranno i protagonisti del futuro delle aziende associate all’Istituto.

FOCUS

James Suckling è uno dei critici enologici più autorevoli del momento. Suckling è stato per quasi 30 anni Senior Editor e responsabile della redazione europea di Wine Spectator. Forbes di recente ha definito lo scrittore “uno dei più influenti critici enologici al mondo”.

Nato nel 1958 a Los Angeles, in California, ha studiato Scienze Politiche e Giornalismo. Giovanissimo sviluppa una grande passione per il mondo del vino che lo porterà, già a partire dagli Anni Ottanta, a collaborare con Wine Spectator.

Il resto è storia. Gli anni in Europa, una crescente credibilità, una conoscenza approfondita dell’Universo Vino fanno di lui una delle voci più autorevoli del panorama enologico internazionale. Una fama giustamente conseguita che attraversa i decenni e che vive un momento di svolta nel 2010 con la creazione del suo sito web https://www.jamessuckling.com/, che di fatto certifica l’inizio di una nuova era del giornalismo enologico.

Con una media annuale di circa 4.000 valutazioni di vini, James Suckling è uno dei critici enologici più attivi al mondo. Si occupa principalmente di vini di Borgogna e di Porto, oltre che di vini italiani.

ISTITUTO DEL VINO ITALIANO DI QUALITA’ GRANDI MARCHI

L’Istituto del Vino Italiano di Qualità è stato costituito nel 2004 ed è la sintesi della determinazione e della passione di diciotto tra le più importanti e rappresentative cantine del Belpaese, accomunate da un unico obiettivo: promuovere la cultura e la diffusione del vino italiano di alta qualità sui mercati mondiali.

Una compagine che riunisce Famiglie e Marchi dalla forte identità territoriale, in grado di rappresentare dentro e fuori i confini nazionali la tradizione e l’innovazione enologica Made in Italy, ognuno con le proprie peculiarità. Ciascuna cantina si distingue per gli elevati standard qualitativi dei prodotti e l’immagine fortemente riconoscibile a livello interno e internazionale.

Insieme esprimono un fatturato di circa 600 milioni di euro (il 4,3% del giro d’affari totale del vino italiano nel 2022), di cui oltre il 55 % all’estero con un valore di circa 350 milioni di euro (il 4,4% della quota export complessiva del vino tricolore del 2022). Tra i mercati target, Usa (25%), Germania (20%), Canada (15%), Regno Unito (10%), Svizzera (7%), Russia (5,5%), Giappone (5,0%) e Cina (2,5%).

L’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi, attualmente presieduto da Piero Mastroberardino, è composto dalle seguenti aziende:

Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Antinori, Argiolas, Col d’Orcia, Ca’ del Bosco, CarpenèMalvolti, Donnafugata, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Tenuta San Leonardo e Umani Ronchi.

 [Foto: WineNews]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

9 Commenti

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marcow

circa 1 anno fa - Link

Ho espresso in vari modi cosa penso della Critica Eno-Gastronomica Italiano, concentrando l'attenzione su quello che considero la Qualità più importante di un CRITICO: la sua INDIPENDENZA. Senza l'indipendenza il critico ... con il miglior palato del mondo ... che è arrivato 1º in famose competizioni ... non serve a nulla. ____ Nel settembre del 2022 in un articolo si parlava di ANTONIO GALLONI che è stato, come James Suckling, un collaboratore di Robert Parker: entrambi si sono formati con Parker per poi intraprendere una carriera personale. Ebbene in quell'articolo di Intravino del settembre del 2022 c'era scritto: "Ma esistono davvero questi CONSUMATORI interessati ad essere informati in modo indipendente? A volte, a sentire certe lamentele, sembrerebbe di sì. Verrebbe a volte quasi da illudersi che sia pieno di consumatori desiderosi di quella informazione seria, autorevole, imparziale e indipendente da perfezione platonica. Il problema è che quando si passa alla realtà, quest’ultima impone che affinché si possa avere un’informazione libera e indipendente, il giornalista libero e indipendente (che non è esentato dal pagamento della bolletta del gas) possa anch’egli campare. Per poter ambire a tanto, il giornalista ha bisogno che l’aspirante lettore di giornalismo libero e indipendente versi il proprio piccolo contributo, che insieme a quelli di tanti altri gli permetteranno di vivere una vita agiata e magari di pagarsi ogni tanto anche l’avvocato. Ecco, questo mondo non è il mondo in cui viviamo”. (Dall'articolo di Intravino settembre 2022) ____ Conclusione 1- Da lettore attento del mondo della Gastronomia e del Vino penso che la Critica INDIPENDENTE è un argomento che non coinvolge molto i bevitori, i consumatori italiani. E non interessa molto nemmeno agli APPASSIONATI. 2- E, finché i consumatori resteranno INDIFFERENTI e non faranno sentire la propria voce, la Critica Eno-Gastronomica Italiana non si rinnoverà.

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Luca

circa 1 anno fa - Link

Marcow, se domani vai all'Essecorta e invece di comprare una pesca acquisti un po' d'uva, torni a casa, la pesti con i piedi e quel poco che ne esce lo imbottigli con etichetta decente, Suckling dà 92 punti anche a te. Ma io non me la prendo con gli americani, anzi. Loro sono maestri del marketing, e non solo. Io ce l'ho con i nostri che li seguono a ruota invece di avere come riferimento i vari Rizzari, Gentili, Castagno, del compianto Veronelli etc. etc. Ad una delle ultime serata con bocce "coperte" (tra amatori sbevazzoni eh, nulla di professionale), un amico - a seguito di mie considerazioni negative su quanto stavamo bevendo - ha "svelato" il Brunello 2010 Tenuta Nuova di Casanova di Neri dicendo: "eh, ma ha preso 100 punti Parker !!" Sì, sulla capoccia !! Poi ci siamo rifatti con una verticale di Poggio al Vento eh... Amaro sfogo di un nostalgico della Guida dei Vini L'Espresso...(se non s'era capito)

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daniele cernilli

circa 1 anno fa - Link

James Suckling non è stato collaboratore di Robert Parker

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vinogodi

circa 1 anno fa - Link

...importante è individuare il giusto canale di comunicazione e la tecnica comunicativa (linguaggio) . Una volta erano le guide ( per lasciarsi ..."guidare") oppure i critici affermati . Oggi sono cambiati sia i canali di comunicazione, sia le modalità . La segmentazione, poi , si è ulteriormente articolata . L'appassionato è relegato ad una minoranza rumorosa , ma non sempre appetibile . Fra i giovani , ha enormemente più seguito il trio Lacerenza- Filippo Champagne e Nevio lo Stirato del trio Lerner - Galloni - Sukling...

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Matteo

circa 1 anno fa - Link

Ma vuoi mettere comprare un vino di ..una vecchia cantina di Montepulciano al supermercato col bollino suckling 90 e rotti punti con il piccolo produttore di chianti di Lamole che al di fuori degli appassionati nessuno conosce?? Fai un figurone con 6€ invece di 20€. Così va il mondo... meglio ancora se la bottiglia è passata di mano a qualche gnocca influencer su insta

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Vinogodi

circa 1 anno fa - Link

...o Gardini sulla Gazzetta dello Sport, anche , e soprattutto, on line... PS: un brivido di paura al pensiero di Ferragni che brinda con qualche Franciacorta...

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AG

circa 1 anno fa - Link

Suckliing è Suckling, nessuno ricorda l'LCBO gate? È l'associazione Grandi Marchi che è l'apoteosi del main stream vinicolo

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marcow

circa 1 anno fa - Link

AG 3 ottobre 2023 Suckliing è Suckling, nessuno ricorda l’LCBO gate? È l’associazione Grandi Marchi che è l’apoteosi del main stream vinicolo. ____ James Suckling non è stato collaboratore di Robert Parker. Ma poteva rifiutare il premio, come hanno fatto alcuni grandi che hanno rifiutato il bel più prestigioso Premio Nobel. Perché è incompatibile con la sua attività di CRITICO. Perché quando i lettori di tutto il mondo leggeranno le valutazioni dei vini delle aziende che lo hanno premiato potranno avere dei DUBBI ... sull'INDIPENDENZA di James Suckling. Come ho detto nel mio primo commento questo è irrilevante per la maggioranza dei consumatori e bevitori italiani.

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Vinologismo

circa 1 anno fa - Link

E che dire del nostro Mr "chapeau" Luca ( 2 ) Maroni...??? ..🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

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