Tutte le bottiglie di Buona Pasqua: il thread è ufficialmente aperto
di RedazioneSu un’isola deserta o a casa in famiglia, al ristorante o sommersi dal lavoro? La Pasqua di Intravino è multiforme e per un paio di giorni permette di tirare il fiato. E voi dove siete? Che fate e che bevete? Con chi? Fatecelo sapere, dettagliate per bene location, compagnia ed etichette. E se vi riesce piazzate anche una bella foto.
Il thread di Pasqua è ufficialmente aperto.
Cristiana Lauro, Dubai, 01:30. Io sono liquida. Assumo la forma del recipiente che mi contiene. Non significa dare sempre ragione agli altri ma essere duttili. È anche vero che fare ragionamenti articolati durante il viaggio mette sete.
Quindi: eccomi alla lounge di Emirates a Dubai dove improvviso un Negroni. Con gli strumenti che mi ritrovo. Voglio una vita miscelata!
Emanuele Giannone, Fincantieri Palermo, ore 07:30. Pasqua di refit, più che di risurrezione. Si dice che a bordo della Zuiderdam in dry dock ci sia anche vino. A mezzogiorno scopriremo quale.
Fiorenzo Sartore, Genova [foto di repertorio]. Preallenamento pasquale. L’uovo di cioccolata è marginale.
Alessandro Morichetti, Marrakech. Sono in vacanza con due amiche e ho preferito non comparire nel selfie di gruppo. Tempo splendido, acqua della piscina deliziosa, la magnum di Cristal è in fresco e se non mi vedete per la Messa voi intanto entrate ché qui ne ho ancora per un po’. Per un bel po’. [NB: Informazioni di agenzia ancora non confermate]
Jacopo Cossater, Praga. Io sto bevendo ‘sta roba qui che non è male, una produzione ceca – nel senso proprio di Ceca Repubblica – microscopica, leggermente macerato sulle bucce ma con zero opulenza, con un’acidità che spettina.
Pietro Stara. Da noi, in alta val Trebbia, è uso bere vini di cui non si sa nulla: chi li porta non ha alcuna idea né della tipologia del liquido odoroso, né dell’annata di produzione, e ancor meno del produttore. Tutto ciò non ha alcun rapporto con le degustazioni alla cieca e non si colloca neppure nella scia delle tradizioni campestri dell'”indovina chi”. Spesso, infatti, capita che le etichette intimoriscano ancor più del vino versato.
Gianpaolo Giacobbo, Bassano del Grappa, 09:38. Ecco la mia Pasqua alla faccia della Brambilla, con finale Riserva del Capo solo per le grandi occasioni.
Il finale con Riserva del Capo è solo per le grandi occasioni.
Cristiana Lauro, Muscat, 10:00. Ecco, adesso si comincia a ragionare.
Sempre meglio che uccidere agnellini :).
Mauro Mattei, Eze, 10:20. L’obbiettivo principale è placare la sete, non annoiarsi e spendere il giusto. Quindi tre rossi scattanti, dinamici, duttili e low-cost. Lamy-Pillot, fenomenale bianchista a Chassagne, si prende la briga di srotolare nel bicchiere un pinot nero allungato, goloso e croccante: invitante al naso, snocciola una componente agrumata capace di dominare l’assaggio, rendendolo oltremodo succulento. Non è da meno Giovanna Maccario che, con “Posaù” 2013, si muove sugli stessi binari di eleganza mettendo sul piatto cenni salmastri accanto ad un frutto sodo ma più mediterraneo. Nicolas Ragot, con il suo “Grande Berge” 2012, premier cru da Givry, sfrutta i canoni di un’annata più larga, per regalarci un vino di bella profondità ma in perfetto stile Cote Chalonnaise.
Lucia La Gatta, Foggia, 10:34. Dalla Puglia non troppo assolata un bel Negroamaro pronto a riscaldare la mia Pasqua. Auguri a tutti
Emanuele Giannone, Fincantieri Palermo, 10:40. Qui non si sta proprio esattamente pensando al pranzo.
Antonio Tomacelli, Cerignola. Pasqua con il Nero di Troia Gelso d’oro di Podere 29 perchè con l’agnello al forno è la morte sua.
E poi vuoi mettere il lusso di bere un’etichetta disegnata da te? [Fine Messaggio Promozionale]
Giovanni Corazzol, Feltre, 11:38. Work in progress…
Andrea Marchetti, Castel San Pietro Terme. Una Buona Pasqua #controlaburocraziadelgusto.
Alessandro Morichetti, Civitanova Marche, 12:21. Quando le donne di casa – immerse nella preparazione del pranzo pasquale – scopriranno che lo Champagne è finito, nessuno trasformerà l’acqua in vino. Molto più prevedibilmente, comparirà un Verdicchio ad allietare gli animi. Posso resistere a tutto tranne alle tentazioni, scrisse il poeta. Il prosieguo ci rende sereni, molto sereni.
Giulia Mancini, Palermo. Sotto il sole tiepido, pasticceria Cappello: trota setteveli lì dove è nata, cassata con pasta di pistacchio, cannolo croccante e friabile appena farcito di crema di ricotta con scorza di arancia candita in casa. Poche parole, la ricotta altrove perde significato; a corredo pane ca’ meusa, sfincione, panelle e polpo bollito nel cartoccio perché dopo colazione bisogna pur pranzare.
Giovanni Corazzol, Albona interno, 12:59. Terre irredente, propaggini orientali dell’Istria Rossa, si vede il Quarnaro, si sta con carni, erbe, sparagi, sassi e venti. Si beve il teran di Marko Fon.
Emanuele Giannone, Palermo-Fincantieri, ore 13:01: aperitivo e primo piano. Sexy almeno quanto Cristiana Lauro.
Fiorenzo Sartore, Genova (Voltri), 13:38. 2012 vulcanico. Ops, ho detto vulcanico.
Emanuele Giannone, Fincantieri Palermo, 13:38. Pranzo di Pasqua: pietanza rossa, pietanza bianca, pietanza fritta, pietanza dolce. Pietà!
Jacopo Cossater, sempre Praga. Qui il pranzo pasquale ha preso una piega inaspettata, fish&chips e l’immancabile Pilsner Urquell alla spina. Mi sento molto mitteleuropeo. Qualcuno dalla redazione: “Jacopo ma stai davvero accarezzando i tuoi sensi come dice la lavagna??? Occa**o, qui la cosa si fa hard!!!”
Massimo Maria Andreucci, Terni, 14:20. Frittata alle erbe e pizza di formaggio (foodblogger style, tié).
Giulia Mancini, Palermo, 14:44: Osteria dei cascinari: antipasto palermitano di panelle, carciofi pastellati, crocchè, tortino alici e mandorle, sformato di verdure di campo, insalata palermitana, caponata di carciofi, polpette di melanzane. Me lo chiamano antipasto ed è per una persona! Bevuta atipica: Doppio malto artigianale SanBiagio.
Leonardo Romanelli, Firenze, 14:59. Sbagliare temperatura di servizio provoca in cucina una ambientazione modello Londra a novembre causa umidità.
Andrea Gori, Firenze, 15:30. Riso di Pasqua con uovo sodo benedetto alla Messa, fegatini quasi crudi, Champagne Rosé e Barbaresco, piatto unico a prova di abbinamento universale.
[Credits: @stanzaselvaggia]
22 Commenti
Flachi10
circa 10 anni fa - LinkAbu Dhabi ore 11.33 si lavora. Tra meno di 8 ore si stappa Cantine del Notaio La firma 2009. P.S. Morikitty te piacerebbe...
RispondiArmin
circa 10 anni fa - LinkGewürztraminer con il tradizionale prosciutto pasquale, rafano e focaccia con anice. Buona Pasqua! [img]http://www.kobler-margreid.com/download_blog/2015-04-04_23-52-07.JPG[/img]
RispondiAdriano Aiello
circa 10 anni fa - LinkOggi tutto Italia: preparata la borsa dell'alcolizzato per pranzo in trasferta, in famiglia: Giulio Ferrari per gli antipasti, Timorasso Pomodolce per il primo, Montepulciano Pepe per le costolette d'angelo (con rutto vegano), moscato ca'd,gal vigna vecchia per il dolce. Addio
Rispondidaniele
circa 10 anni fa - LinkDolcetto sup di Roddolo e amen
RispondiAlberto Piras
circa 10 anni fa - LinkLa pasqua, la famiglia, l'agnello, il selvatico, e il syrah preferibilmente rodano nord, il frutto la spezia e il sentore leggermente animale.. La colomba, leggiadria e il Vrduzzo di marco sara.. Tanti auguri!
RispondiRuggero Romani
circa 10 anni fa - Linkcon gli antipasti: brut Extreme 2011 Cave de Morgex et La Salle; con i ravioli al burro : Mosel Klusserather Bruderschaft Alten Reben Riesling Auslese 2011 Regnery, con l'agnello arrosto: Carmignano riserva 2008 Piaggia.
RispondiLuca MIRAGLIA
circa 10 anni fa - LinkPasqua è resurrezione ed io immagino che, nei loro grandi vini oggi nel mio bicchiere, due grandi risorgano e mi sorridano, come è capitato quando ci siamo conosciuti. Perciò: - Pino Ratto Dolcetto di Ovada "Gli Scarsi" 2006; - Baldo Cappellano Barolo "Piè Franco" 2001. E che i vigneti di lassù vi siano lievi.
Rispondirampavia
circa 10 anni fa - LinkHo letto tutti i commenti. Aggiungo il mio. Chablis La Chablisienne 2005 con risotto alla milanese e triglie di scoglio al cartoccio. Noir Mazzolino 2006 (deludente) con petto d'anitra al forno. Buona Pasqua con annessa Pasquetta a tutti. Proprio tutti senza eccezione.
Rispondidoxor
circa 10 anni fa - Linkma che Negroni è con la Soda? e poi la "doppiomalto" che vuol dire in termini di prodotto? nulla! come dire vino di 14%vol....detto ciò che è anche inutile direi molta Francia qui sopra..e che bontà. io mestamente ho replicato il Vadiaperti e una gueze vintage 3-Fontainen '08..acidità e ossidazioni in trip continuo, troppa birra? per oggi si era in due, domani recupero Ho lasciato volutamente la dicitura "doppio malto" per vedere quanto tempo passava prima che uno scassaminchie lo facesse notare. Non mi hai deluso, grazie e Buona Pasqua anche a te ;-) [alessandro]
Rispondidoxor
circa 10 anni fa - Linkma infatti ho fatto lo scassa giusto come incipit, non sapevo come rompere il ghiaccio..sono sempre ironico (certo che leggere le imprecisioni sul 'beverage' qui non è il massimo) comunque ottimo report..spero continui anche domani con liquidi aggiornamenti (ma il sig. Giannone stava come montando una nave?) grazie altrettanto
RispondiCristiana Lauro
circa 10 anni fa - LinkNo cucciolo, il Negroni non si fa con la soda. In compenso ci andrebbe il Gin e pure il Vermuth rosso, quello buono. Ci sei? Ora hai capito il senso?
Rispondidoxor
circa 10 anni fa - LinkAh beh, pensavo fosse una nuova ricetta...magari nella lounge mancavano gli ingredienti? mi dispiace di tali mancanze liquide...si può sempre rimediare con un gin tonic, di quello buono. :)
RispondiCristiana Lauro
circa 10 anni fa - LinkMa quale gin di quello buono. Ė già molto che si possa bere alcol. Amico mio tu vivi in un mondo a base di fantalounge.
RispondiFabio Ciarla
circa 10 anni fa - LinkVelletri (Roma) ore 20.45. Il pranzo tradizionale con lasagna e abbacchio (da queste parti si chiama così) ha lasciato i suoi strascichi quindi la cena è modesta come quantità mentre sulla qualità non si discute: uovo sodo delle galline di mamma e Champagne Charpentier [img]https://instagram.com/p/1G-KUSJYp4/[/img]
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 10 anni fa - LinkMontalcino, ore 13. Dopo la Messa e la benedizione delle uova, pranzo con tutta la famiglia. Ovo benedetto e capocollo per antipasto, acquacotta con fegatini e ovetti, agnello arrosto con patate e per chiudere torta Pasqualina strepitosa fatta dalla moglie del cantiniere. Il tutto bagnato da Brunello 2010, Vermentino 2013 e Vinsanto 2004.
RispondiMontosoli
circa 10 anni fa - Link1997 Brunello Riserva Le Chiuse.......bestia rara.....ancora ha bisogno di 2-3 ore di decanter per dare il meglio.....fenomenale ! Lasagna alla Bolognese e Costata al forno
RispondiTrefiano
circa 10 anni fa - LinkPasqua 2015: Fiano Colli di Lapio 2009 poi si stappa uno dei peccati di gioventù' (ho ancora qualche bottiglia in cantina fino al 1997) Montiano 1993 prima annata del Merlot di Cotarella ufficialmente commercializzato dall'annata successiva: devo ammettere che il vino ha tenuto bene comportandosi oltre le mie aspettative. Finale in bellezza con Vinsanto di San Giusto a Rentennano 1990.
RispondiSergio
circa 10 anni fa - Linksenti senti... dicci di più su un vino di Cotarella con più di 20 anni!
RispondiTrefiano
circa 10 anni fa - LinkCome dicevo ,gli acquisti di Montiano segnano il mio personale avvicinamento al mondo del vino di qualità; nei primi anni ho preso diverse bottiglie di ogni annata in uscita fino al 1997, quando il mio interesse si è spostato su strade assai distanti.A parte qualche gli assaggio immediato, hanno riposato in cantina quasi dimenticate fino al 2014 ,quando nel corso di una risistemazione sono riapparse ed ho pensato che sarebbe stato bene iniziare ad aprirle.Non so per quale motivo ho iniziato dal 1997 a ritroso ,una volta per volta completando per due il giro e questa è stata il secondo ed ultimo 1993.Al quale direi che il tempo ha portato bene ,il sentore giovanile del rovere è stato ben assorbito ,i profumi ampi ed ancora lievemente fruttati non fanno intuire i suoi 22 anni; in bocca il vino non è per niente stanco ,anzi direi equilibrato ,gradevole .Certo manca un poco di "ciccia" e chiude un filino amaro ma ritengo che il risultato resti sopra le aspettative.E soprattutto non si rimpiangono i denaro spesi...
Rispondibiotipo
circa 10 anni fa - Linkchampagne voirin jumel millesimato 2008, rosso di montalcino 2011 mastrojanni, montepulciano praesidium 2006, angialis passito (argiolas). con lasagna, abbacchio con patate, verdure grigliate, formaggi a latte crudo, colomba e cioccolato
RispondiVincenzo busiello
circa 10 anni fa - LinkLasagne al forno e cappone al forno. Dorigo Refosco Montsclapade 2000.
RispondiAlberto R.
circa 10 anni fa - LinkRefosco o Montsclapade? Sono due vini diversi... ;-) P.S.: A legno come stava?
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