Le annate calde e la Franciacorta, una verticale di EBB Mosnel per capirci di più
di Andrea GoriHanno celebrato in grande stile lo scorso luglio, all’indomani dei Floating Piers, i 180 anni dell’azienda agricola in contrada Barboglio a Camignone. Oggi la famiglia Barzanò, con Giulio e Lucia al timone, guarda con ottimismo al futuro della Franciacorta, e dall’alto del suo “monticello” (Mosnel) prova a portare il suo contributo alla definizione di un territorio che è ad un passo dalla consacrazione.
Tra le aziende fondatrici del consorzio, proprietari del primo vigneto iscritto all’albo della Doc Franciacorta nel 1968, soci fondatori della FIVI e oggi a completo regime biologico (se si eccettuano i due ippocastani pluricentenari posti davanti all’ingresso della cantina storica), Mosnel è tra i più attivi in campo social e nelle iniziative per i winelovers. Antesignani anche nel produrre Franciacorta a dosaggio ridotto, anticipando di decenni una tendenza in voga in tutto il mondo spumantistico.
Merito dei terreni particolari, tra i più freschi di Franciacorta, che permettono di ottenere maturazioni ottimali delle uve. E della scelta di condurre tutte le fermentazioni in barrique (non nuove) utilizzando solo la prima spremitura delle uve in fase di pressatura. L’ideale perseguito è quello di ottenere prodotti che si distinguano per freschezza ma anche complessità, portando al massimo l’espressività delle uve di proprietà compresa una generosa porzione (rispetto alla media della DOCG) di pinot bianco, retaggio storico delle famiglie coltivatrici della zona.
Ma l’attenzione durante l’ultima edizione di Franciacorta in cantina, come del resto durante i festeggiamenti dei 180 anni di attività, era tutta sull’EBB, un Franciacorta millesimato che esce dopo 36 mesi sui lieviti, prodotto completamente da chardonnay e intitolato ad Emanuela Barboglio Barzanò (scomparsa nel 2007), madre e ispiratrice di Giulio e Lucia. Le uve provengono dai vigneti Dosso, Limbo, Larga, Mosnel e Roccolo ed è stato prodotto per la prima volta nel 2003.
EBB 2011
Vendemmia tra il 20 e il 27 agosto, con il minor dosaggio di sempre (2,5gt/lt). Impressiona subito per freschezza e passo sicuro di sé, con floreale e nocciola, camomilla, tiglio, e resine dolci, freschezza e sapidità anche al naso. Bocca citrina, agrumata e ficcante, iodato e salsedine, lieviti, noci, mandorle fresche, pesca bianca e gialla. Ancora in fasce, con l’alta acidità che ne maschera i primi tratti di evoluzione che sarà lenta e interessante. 92+
EBB 2010
Vendemmia tra il 23 e il 31 agosto. Note di miele e zafferano, frutta secca e vaniglia, ribes bianco e fieno fresco. Bocca con bel ritmo, freschezza e agrumi tardivi, finale di rose e camomilla misto a note balsamiche, che accrescono la complessità del vino esaltandone la finezza. 88
EBB 2009
Vendemmia tra l’11 e il 20 agosto, piuttosto anticipata. Colore che vira verso l’oro giallo, note tostate, briosciate e di zafferano, pesca, pepe, susina gialla, agrume candito, maracuja e tropicale, nota burrosa piacevolissima ma anche sapida al palato. Annata con nuove barrique di secondo passaggio ma ben bilanciate nel legno: bocca in una fase davvero intrigante, balsamico ed erbe aromatiche, bella tensione complessiva un po’ smorzata dall’annata con i suoi limiti. 86
EBB 2008
Vendemmia prolungata e lenta, fino al 2 settembre. Colore leggermente più scarico del 2009 (annata meno ricca); iodato, tiglio, terziario intrigante e suadente, cipria e fiori bianchi non stucchevoli, rocce bagnate e nocciole. Bocca che restituisce agrumi sapidità e grande polpa, incalza senza aggredire con componente di frutto deciso e ampio. Da bere a grandi sorsate, perché in un momento di grazia ideale tra giovinezza ed età: il pieno fascino di bellissima signora aristocratica. 92
EBB 2006 (recuperato a parte)
Vendemmia protratta fino alla prima settimana di settembre, grazie a benefiche piogge agostane dopo una primavera e inizio estate molto asciutte: la prima annata ad uscire con dosaggio extra brut (le annate dalla 2003 alla 2005 erano brut). Da subito fa sentire una classe superiore e nitida, con note freschissime di agrumi e frutta, che fanno risaltare ancora di più le componenti speziate e briosciate (tra panettone e toast imburrato) e quelle balsamiche ben presenti. Bocca piccante, con tutte le componenti ancora vitali e integre, in primis la freschezza che tiene in piedi un vino probabilmente tra i migliori mai prodotti in Franciacorta. 93
Al di là della bellissima prestazione di alcune annate della miniverticale (che comunque racchiude tutte le migliori annate prodotte in questo decennio) l’assaggio dell’EBB è interessante, in quanto mostra una via alla qualità franciacortina che da un lato preserva acidità e freschezza senza farne paradigma assoluto, e dall’altro gioca con rotondità e maturità di frutto in maniera intrigante. Si rivelà così una ricetta interessante per affrontare i problemi del clima e del surriscaldamento, e sarà un passo deciso verso la definizione della tipicità del Franciacorta, un vino costantemente in lotta tra ricchezza e acidità, una via originale al metodo classico che non ha certo finito di appassionarci.
5 Commenti
Montosoli
circa 8 anni fa - LinkGrazie.. Una delle mie Aziende favorite...cominciando dal base.. Perche non partecipano piu al Vinitaly...??
RispondiAndrea Gori
circa 8 anni fa - LinkMagari può risponderti Lucia... ma credo che il Vinitaly (soprattutto nel padiglione Lombardia e Franciacorta in particolare) non valga davvero l'esborso economico, tanta calca, poco tempo e possibilità di coltivare rapporti e poca attenzione da parte di molto pubblico che sale per rinfrescarsi con le bollicine e poco più.
RispondiLucia Barzanò
circa 8 anni fa - LinkEccomi! è proprio il caos invivibile dell'Area Franciacorta a tenerci lontani da Vinitaly, non è possibile lavorare in quelle condizioni. Siamo invece al Mercato Fivi di fine anno, ai vari Festival Franciacorta itineranti e naturalmente sempre felici di accogliervi in cantina 😀
RispondiSergio
circa 8 anni fa - Linknon ho capito cosa intendi quando parli di terreni "freschi", che gartantiscono un'ottimale maturazione delle uve. Ma davvero è un'azienda che esiste dal 1836?
RispondiAndrea Gori
circa 8 anni fa - LinkDavvero esiste da così tanto tempo! non faceva bollicine ma uva, vino e cereali e frutta. Allo spumante è comunque approdata tra le primissime dopo Berlucchi. Terreni freschi nel senso che sentono l'influsso delle vicine colline e montagne e rispetto a tanta Franciacorta di Pianura molto distante dai venti rinfrescanti.
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