C’è qualche Merlot per cui valga la pena vivere?

C’è qualche Merlot per cui valga la pena vivere?

di Tommaso Ciuffoletti

Una vita fa, che lavoravo nel vino e mi facevo domande, chiesi del perché di certi merlot toscani ad un giornalista importante ed antipatico. Lui rispose senza tanti giri che, per molti, quei merlot in purezza erano la scusa per poter produrre un vino da taglio, senza doverlo dire. In altre parole: il merlot lo imbottigliano in purezza per una quota parte ed il restante lo usano come uva da taglio senza dichiararlo.

Tesi interessante.

Il merlot matura prima, ripara dal rischio di qualche tardiva sorpresa in vigna e mentre ancora stai aspettando di vendemmiare il sangiovese, ti sei messo in cantina ettolitri sufficienti a difendere l’annata. E tutto questo tralasciando ogni speculazione gustativa sulle morbidezze necessarie per proporre un vino a base Sangiovese a palati che non sempre ne gradiscono certe asperità.

E forse un tempo era pure ragionevole pensare che questa tesi avesse le sue ragion d’essere.
Tuttavia è altrettanto vero che i merlot, come si dice, “in purezza” di Toscana segnano, da sua maestà Masseto in giù, il passo di prezzi che il sangiovese non vede che da lontano, salvo qualche eccezione brunelliana sull’onda delle ultime quotazioni da punteggi internazionali. Curioso, ma non insensato se si considera il mercato internazionale.

Eppure di recente m’è capitato di bere due merlot toscani, di eleganza dolce e compatta, ma senza fronzoli e rileccature. E, non sembri banale, con prezzi estremamente accessibili. Li fanno due vignaioli che stimo e non sono il solo, dato che si stanno costruendo una bella reputazione. Ma siccome nel vino non lavoro più e di assaggi ne faccio sempre meno, mi son chiesto se non ve ne siano di altrettanto buoni ed altrettanto accessibili che lettori attenti come quelli di Intravino potrebbero consigliarmi.

Io vi dico i miei.
Casa e Chiesa di Tenuta Lenzini. Biodinamico che viene da Gragnano, Lucca. Me ne sono innamorato al primo assaggio e a tutti quelli seguenti non mi sono mai pentito. Frutto, gioia e densità. Me lo giocherei tranquillamente con tutti quelli che costano dieci volte il suo prezzo allo scaffale.
Il secondo l’ho assaggiato e poi comprato, con entusiasmo confermato e riconfermato, all’ultima edizione di Radda nel bicchiere ed è prodotto da quell’azienda mirabile che si chiama Istine. Un merlot che in etichetta riporta semplicemente un numero 550. Metri sul livello del mare. Quelli a cui si trova la vigna da cui proviene.

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Tommaso Ciuffoletti

Ha fatto la sua prima vendemmia a 8 anni nella vigna di famiglia, ha scritto per oltre un decennio di commercio agricolo internazionale per un quotidiano economico nazionale, fatto l'editorialista per la spalla toscana del Corriere della Sera, curato per anni la comunicazione di un importante gruppo vinicolo, superato il terzo livello del Wset, fatto radio e politica. Oggi è socio e Content Director di una società che pianta alberi in tutto il mondo, insegna alla Syracuse University e in alcuni master, produce vino in una zona bellissima e sperduta della Toscana.

44 Commenti

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vinogodi

circa 6 anni fa - Link

... il Merlot ha un grande limite : è Merlot . Come tutti i doping ampelografici , ha caratteristiche migliorative per tanti vini "difficili da domare" , ma in purezza .... rimane Merlot , dove la declinazione sensoriale spazia dal "banale" alla "scarsa articolazione" . Veicolo sensoriale verso un nirvana "slow" palatale , è dispensatore di sussulti organolettici quanto una posizione "missionaria" in un contesto di sesso acrobatico. Quindi piace ad una maggioranza di testosterone - depressivi , quindi ad una moltitudine maggioritaria . Per cui ha grande successo internazionale . A prezzi sempre alti . In Italia pochi , grandi gioielli , dove Masseto splende per consuntivazione comunicativa rispetto ad una emozionale . Meglio il Merlot di Miani o un maturo Vigna Apparita di Ama . Segnalo qualche nome , sconosciuto ai più , ma che vale la pena testare per un vero sussulto ormonale . Nell'ordine : Le Pin , Vieux Château Certan , l'Evangile e la Conseillante . Segue Petrus (maturo) , ma preferisco , personalmente , i precedenti , anche se di un qualche saldo sembrano venga iniettati, in annate complicate...

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vinogodi

circa 6 anni fa - Link

OK "sembra vengano" e non "sembrano venga" ... ma mannaggia , non rileggo mai quel che scrivo...

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Antonio

circa 6 anni fa - Link

Commenti come questi cin tutti queiparolini senzaun senso logico sono il motivo per cui spesso tanti comici fanno parodie. Se vuoi parlare di un merlot fallo, ma senza scriveretutte queste [edit] inutili.

per piacere, modi uVbani, grazie. [F.]

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marco

circa 6 anni fa - Link

Forse non hai capito...

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Antonio Tomacelli

circa 6 anni fa - Link

Gent. mo Sig. Antonio, riesce a sollevare il livello del suo linguaggio di qualche tacca? Sa com'è, la lingua scelta da Intravino è l'italiano semplificato, non il buzzurrese semplice. Grazie.

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Tom

circa 6 anni fa - Link

@vinogodi di Tua Rita invece cosa pensi? a tuo dire vale il prezzo con cui viene commercializzato? PS Mi rendo conto che, di questi tempi, congiuntivi corretti e metafore più o meno calzanti possano procurare una fastidiosa emicrania a chi sfoggia un livello grammaticale ed ortografico come quello dell'ineffabile Signor Antonio.... ... ma in un blog dove Giannone da sfogo

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Tom

circa 6 anni fa - Link

(mi è partito l'invio) ...dove da sfogo a equilibrismi linguistici come quelli a cui ci ha abituato....a cosa serve fare polemica???

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vinogodi

circa 6 anni fa - Link

...sia Redigaffi che Messorio , sono bei prodotti seppur caratterizzati da ipertrofia non sempre compresa dalla popolazione di deriva pinottesca. Ma ci stanno e sanno come farsi piacere...

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Aldo

circa 6 anni fa - Link

Salve a tutti. Sono per gli Italiani e non sono un merlonista, però i buoni sono i buoni. Ogni volta che degusto un merlot italiano mi chiedo come fanno i nostri cugini francesi ad essere così, mediamente, bravi. Poi penso che il Merlot è loro, che Pomerol è li ed hanno sperimentato per secoli. Quindi mi "concentro" ..... anzi no .... "rimango me stesso" come un Merlot 100% ... maturo e d'annata .....Miani, L'Apparità, Galatrona ... chiudo gli occhi (alla cieca).... mi chino sul biliardo e scocco il mio Massé, la bilia "toruncola" sul Petrus che finisce sullo "Chateux"!!!! Evviva ..... ... ma è servito un colpo da maestro.

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Horace

circa 6 anni fa - Link

Senza fare i soliti nomi mi è piaciuto molto il merlot della linea Cicogna di Cavazza, Colli Berici

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mirketto

circa 6 anni fa - Link

Io rilancio con il vulcanico Sassonero di Zanovello, Colli Euganei

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Tommaso Ciuffoletti

circa 6 anni fa - Link

Io inizio subito a ringraziare per ogni consiglio arrivato e che arriverà! E intanto mi vado a cercare questo Cicogna di Cavazza! ;)

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vittorio scally

circa 6 anni fa - Link

si può anche provare un merlot delle sabbie..... denominato Micrologus....zona comacchio.....può essere sorprendente

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Matteo Fabbri

circa 6 anni fa - Link

Tommaso, un altro bel merlot secondo me è "Tresette" di Riecine che ha una bella vena acida chiantigiana

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Tommaso Ino Ciuffoletti

circa 6 anni fa - Link

Raddaiolo!

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Riccardo

circa 6 anni fa - Link

Pur condividendo i gusti di quasi tutti gli utenti che hanno già scritto non capisco questa demonizzazione del Merlot. È un vitigno come tanti altri coi suoi pregi e i suoi difetti. Anche se difficilmente in Italia, c'è sicuramente chi lo apprezza di più di un Pinot Nero o un Nebbiolo. Un articolo così penso si potrebbe proporre su praticamente tutti i vitigni a seconda dei gusti personali dell'autore.

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Tommaso Ino Ciuffoletti

circa 6 anni fa - Link

No, no! Nessuna demonizzazione, anzi! Una bella scoperta per me!

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Riccardo

circa 6 anni fa - Link

Bene! Comunque tra i grandi Merlot italiani mi sorprende che nessuno abbia citato il Rujno 2001 di Gravner, uno dei migliori Merlot mai bevuti.

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Nic Marsél

circa 6 anni fa - Link

Eh già! Aggiungo il 2002 di Radikon, per me pazzesco. Stanko viene sempre ricordato per i bianchi macerati ma il suo apice l'ha raggiunto col Merlot.

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Nick

circa 6 anni fa - Link

Quoto per il Rujno,Merlot decisamente fuori dal coro.Bevuto poco tempo fa un 94 in stato di grazia.Vigneto purtroppo espiantato qualche anno fa

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niconaso

circa 6 anni fa - Link

Buonasera, sarei curioso di leggere la risposta riguardo ai vini di "TUA RITA"

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Andrea Gori

circa 6 anni fa - Link

Il più buono era lo Iugero di Michele Braganti ma non lo fa più, dannato sangiovese!!!

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Bertino

circa 6 anni fa - Link

Montiano 2001, Galatrona 2004, Casalferro 2013 e bevi bene.

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Marco De Tomasi

circa 6 anni fa - Link

Merlot Riserva Artiul di Ronco Severo (Colli Orientali). Ti riconcilia col merlot.

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FedericoM

circa 6 anni fa - Link

Da qualche tempo mi sono fatto l’idea che in Italia il Cabernet sia Veneto / Trentino e che il Merlot sia invece Toscana, e che in Toscana venga bene soprattutto nella parte più a nord, consiglio di provare lo Iolai de Il Calamaio subito fuori Lucca, piccola produzione, grande cura, tanta sostanza e goduria

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Andrea Cappelli

circa 6 anni fa - Link

Il recentissimo Tre Sette di Riecine

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Tommaso Ino Ciuffoletti

circa 6 anni fa - Link

Mi toccherà ordinarlo!

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Orazio Gentile

circa 6 anni fa - Link

Ciao Tommaso, Ti segnalo un Merlot che mi ha molto incuriosito e lontano da l'essere banale: Merlot, Collio, Edi Keber.

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Tommaso Ino Ciuffoletti

circa 6 anni fa - Link

Grande Orazio! Grazie! Inserisco nell’ordine!

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Luca Miraglia

circa 6 anni fa - Link

Sembrerebbe che il Merlot, in Italia, lo facciano solo in Toscana con qualche sconfinamento in Romagna...e invece no! Da svariati decenni una importante azienda campana, peraltro attualmente condotta con mano sapiente dal friulano Pierpaolo Sirch, Feudi di San Gregorio, vanta nella sua gamma produttiva il Patrimo, Merlot in purezza vinificato fra le colline dell'Irpinia. Meglio le annate con oltre un lustro sulle spalle, ovviamente.

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Renato

circa 6 anni fa - Link

Ma il Sig. Antonio non si rende conto di leggere ed intervenire su un sito che non è alla sua bassezza?

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Paolo A.

circa 6 anni fa - Link

Per chi ha la perversione del merlot in purezza, segnalo che La Ricolma 2015 si è appena beccata 100/100 da Galloni. Li varrà? Io mi tengo il dubbio e mi bevo il loro Percarlo, 100% sangiovese.

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egio

circa 6 anni fa - Link

Do il mio contributo di etichette, italiane e ulteriori rispetto a quelle già citate, che mi han dato nei decenni buone soddisfazioni; mi riferisco però più a bottiglie singole o quasi, di annate singole o quasi, nel senso che non le ho quasi mai frequentate ripetutamente nel corso degli anni. Direi comunque che Le due terre a un certo punto faceva un merlot validissimo, tra i più equilibrati e convincenti sentiti; bene anche il Nambrot di Ghizzano in certe prime annate. Persino di Villa Gresti di Guerrieri Gonzaga ho bevuto un paio di annate più che riuscite. Il Fajal della Prendina ha avuto momenti notevoli. Ovviamente poi le annate mitiche di Radikon. Uscendo dai confini, ovvio guardare alle bottiglie inidcate da vinogodi; ma anche in Ticino, tra tante bottiglie magari difficoltose all'impatto, qualcosa di veramente ben fatto credo si possa trovare, ma ho troppo poca esperienza per dare indicazioni precise.

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Stefano

circa 6 anni fa - Link

Te lo dico io per il Ticino allora: Sassi grossi di Gialdi, classicissimao e delizioso

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Andrea

circa 6 anni fa - Link

In un periodo in cui la fede è il vino cilicio ( rigorosamente naturale, cuoio, pelle e spine di arbusto da coltivazioni ed allevamenti certificati ovviamente ) parlare di merlot é apostasia. Confesso l' eresia e continuo a berne di ottimi del Collio, finché non estirperanno le viti.

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Paolo A.

circa 6 anni fa - Link

Schifo il merlot da tempi non sospetti, circa 40 anni. E stapperò una bottiglia di Monfortino 1978 il giorno in cui l'ultima vite di merlot verrà espiantata. Cin cin!

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Motown

circa 6 anni fa - Link

Villa Russiz “Graf de La Tour”, bellissimo merlot del Collio.

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Vincenzo Busiello

circa 6 anni fa - Link

Guardate che il friuli abbonda di merlot , di alto livello in alcune annate: le 2 terre , vistorta, raccaro, colle duga, i due keber,skok, tomadoni, il piede franc di moschioni, doro princic, i grandi merlot di aldo polencic,

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gio

circa 6 anni fa - Link

aldo polencic"unico",gravner 2004,tutto il resto è noia

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Stormi

circa 6 anni fa - Link

E dell'Arietta Farnea che ne dite?

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Armin

circa 6 anni fa - Link

Merlot Riserva Brenntal della cantina sociale Kurtatsch. Non sarò autoctono, ma nel corso degli scorsi 150 anni abbiamo imparato a convivere.

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Riccardo

circa 6 anni fa - Link

Essendo toscano, conosco principalmente i toscani, e tra questi consiglio vivamente il I'Rennero di Gualdo del Re di Suvereto e il Cupinero di Col di Bacche di Magliano, anche se questo e' in realta' "solo" 90% merlot.

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BT

circa 6 anni fa - Link

mah io ne cito solo due che non ho ancora bevuto entrambi di montagna. uno è l'altoatesino di armin Kobler, Klausner. l'altro è il minuscolo vigneto a merlot Priod in valtellina. Non vedo l'ora di aprirli!

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Andrea

circa 3 anni fa - Link

Walter Sirk "Contea".....capolavoro!!!

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