Sommellerie emozionale | Innamorarsi del magnetismo di Vera Bonanno
di Mauro MatteiVera Bonanno è una con le palle quadrate. E non scherzo. Provateci ad arrivare dov’è arrivata lei, in un ambiente misogino come quello del vino e in Sicilia perdippiù. Sgomitare e puntare i piedi può non bastare, devi essere temprato nell’acciaio, devi essere roccia viva. Pertanto se dovessi sceglierle un nickname opterei per schiacciasassi-vera. Ve lo spiego meglio. Andate fino da Picone a Palermo, l’enoteca più gettonata della città, simulatevi avventori e sondate il suo caratterino.
Occhio, il rischio di colluttazione è forte. Soprattutto se non fate come dice lei.
Diciamolo chiaramente, Vera sa il fatto suo e non lo nasconde. La sa lunga: preparatissima, travolgente, istrionica, sfacciata, riuscirà a catalizzare la vostra attenzione in un nanosecondo. Potrebbe guardarvi fisso con i suoi occhi scuri, sparando verità dritte sulla vostra faccia. Non stupitevi, dunque, se dovesse arrivare ad “aggredirvi” con stile, senza esagerare, senza creare irritazione: se amate il vino duellare con lei sarà un piacere.
Vera non nasce sommelier ma lo diventa per vocazione. Sarà per questo che il suo approccio al vino risulta essere non convenzionale ed è forgiato da un tratto pragmatico, nudo, scevro da sovrastrutture. Tutto quello che è conformità allo schema lei lo frattura. Vivaddio, quindi, se non serve la forma quando il punto di arrivo è l’emozione, nella sua accezione più pura. Ed è affascinante constatare come lei rifugga le mezze misure, sicura nel mostrare la matrice del suo rapporto col vino. Un osmosi che si traduce in un flusso continuo che riflette un approccio viscerale, denso di umori e umoralità.
Una corsa continua alla ricerca del fremito, potremmo dire.
Cercare storie, bere la verità, innamorarsi: queste la parole che rimbalzano in bocca a Vera nel corso del suo speech al Nautoscopio di Palermo durante il ciclo di conferenze TEDx. Parole che la raccontano e che penso raccontino un modo diverso d’intendere il vino e tutto quello che gli ruota intorno. Eppoi, uscendo dall’introspezione pura, come non condividere la deliziosa sbruffonaggine di un’ inarrivabile eno-guru in versione isolana? Aprite le orecchie e godete delle immagini, della location irreale e, soprattutto, del suo sguardo magnetico.
71 Commenti
Fabrizio Giorgi
circa 14 anni fa - LinkMinchia, Sabbry!!! http://www.youtube.com/watch?v=wyuOkiFuYck&feature=related Ahahah, è lei, anche le movenze.
RispondiNelle Nuvole
circa 14 anni fa - LinkWOW! Guardando e ascoltando Vera mi rendo conto di aver sbagliato tutto, vi prego però...trovatele un fidanzato!
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkMa perchè abbassa lo sguardo? Sta leggendo un copione? p.s. Se lo dici tu, Mauro, ti credo sulla preparazione, appena avrò modo la andrò a incontrare di persona o se per caso passa a Roma la invito da me..... così ci facciamo una bella "scazzottata" enologica ;-)
RispondiLuca Amodeo
circa 14 anni fa - LinkChe stia leggendo è evidente in numerosi punti del clip, anche dalle pause: è pur vero che reggere sei minuti di un simile monologo "a braccio" è affare d'attori, più che da assaggiatori. Quel che meno convince, a proposito di preparazione, è il fatto che, dopo un iniziale approccio (non perfetto ma) corretto al bicchiere, al minuto 3:05 lo impugna a tutto calice e quasi "tracanna" il sorso. Forse, come teme Nelle Nuvole nel suo intervento qui sopra, ho sbagliato tutto anch'io... che inoltre non riesco a trovare deliziosa alcuna forma di sbruffonaggine, neppure femminile.
RispondiMauro Mattei
circa 14 anni fa - LinkVera è un personaggio molto particolare è un'ottima selezionatrice e ha una preparazione a tutto tondo. Non è un personaggio mediatico e questo lega la sua figura alla Sicilia in maniera univoca. E' per questo che sul territorio nazionale non è conosciuta, se non dagli addetti ai lavori più stretti. Non penso che l'impugnatura di un bicchiere oppure il fatto di reggere uno speech partendo da un "canovaccio" siano termini indicativi della sua professionalità :) E' da conoscere, vale il viaggio (come si diceva una volta :-) )
RispondiMauro Mattei
circa 14 anni fa - LinkAh, dimenticavo gestire una cantina con 7.000 referenze non è proprio da pivelli ;)
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - Linkonestamente il filmato non la ritrae nella "condizione" migliore: il testo scritto inevitabilmente la rende poco "emozionante" e la location rende il tutto decontestualizzato. Se non avessi scritto tu il pezzo avrei sottoscritto il giudizio degli scettici. Posso solo fidarmi della tua professionalità ... e magari attendere una nuova clip con una performance più "naturale"
RispondiLuca Amodeo
circa 14 anni fa - LinkSulla lettura del canovaccio non ho eccepito alcunché, infatti. Né dubito che conoscere la giovane signora Bonanno possa valere il viaggio, anche se nel mio caso sarebbe un po' lunghetto: vivo a Pavia. Quanto all'impugnatura del bicchiere - ripeto - sbaglierò io a considerarla essenziale, soprattutto per un professionista, quale io comunque non sono. Tuttavia in tutti i corsi sul vino si rischia addirittura di venir bocciati se si dimentica la cantilena: "Pollice, indice, il medio sta sotto" (la base, ovviamente). A ogni modo se ne è gia discusso in questo stesso blog, lo scorso anno: http://www.intravino.com/primo-piano/come-si-tiene-un-bicchiere-di-vino/ Un saluto e grazie, sempre e comunque, per le vostre segnalazioni.
RispondiNelle Nuvole
circa 14 anni fa - LinkDopo una notte insonne pensando a Vera e al suo body language vorrei reiterare che nell'esposizione più che passionale c'é un evidente messaggio che va al di là della voglia di comunicare il "vino". Per questo ripeto...trovatele un fidanzato, così la smetterà di impugnare la bottiglia ( e non il bicchiere) come una clava.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - Linksarò "imbustato" ma ogni volta che lo sento mi cappotto http://www.youtube.com/watch?v=BmTSfxUx8Zc
RispondiMauro Mattei
circa 14 anni fa - Linkio mi inginocchio ogni fottuta volta.
Rispondidaniela (senzapanna)
circa 14 anni fa - LinkNon avevo mai visto Armando in veste ufficiale, grazie del link. E' un grande!!!! e in questo video ne ho la conferma anche professionalmente. Lo ritengo un grande onore essere amica sua. Non ho gli strumenti per giudicare la validità come sommelier della Bonanno e mi fido degli esperti, ma come comunicativa secondo me dovrebbe affinare la spontaneità.
RispondiFrancesco Annibali
circa 14 anni fa - LinkIstrionica, sopra le righe, super accellerata e tragicomicamente convinta di capire tutto lei. Se uno nella vita nasce attore di teatro o insegnante di scuola QUELLO deve fare. Mi sta sui maroni, e manco poco.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkDì la verità Mauro! Hai scritto l'articolo per farla criticare!!! ahahahah ;-)
RispondiNelle Nuvole
circa 14 anni fa - LinkGià, comincio a sospettarlo anche io. Ma non c'è nessuna femmina che abbia voglia di commentare (a parte la sottoscritta)?
RispondiFrancesco Annibali
circa 14 anni fa - Linkragazzi a me questa "deriva tronista" della comunicazione enogastronomica mi congela il sangue. Non so più come dirlo.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkFrancesco, non essere troppo pessimista. Credo sinceramente che una condizione più "naturale" avrebbe giovato alla signorina, così come non credo si tratti di "tronismo" enologico. So bene che il fenomeno che paventi è presente ma non me ne preoccupo: ognuno sceglie le persone in cui riporre la propria fiducia senza, per questo, preoccuparsi per chi segue vie meno "sintonizzate" con la propria sensibilità. Io, ad esempio, da molti sono considerato "pesante" (nella sua accezione meno nobile), altrettanti ripongono ogni giorno di più la loro fiducia in me; i primi difficilmente cambieranno idea e io difficilmente cambierò approccio alla materia, eppure ci sarà sempre spazio per entrambi. p.s. Buona salute a tutti
RispondiFrancesco Annibali
circa 14 anni fa - LinkFrancesco non so che dirti, mi sembra un incrocio tra carmen consoli e antonella elia.
RispondiFrancesco Annibali
circa 14 anni fa - LinkFrancesco, prima ho guardato un paio di minuti il teatrino, adesso sono arrivato al quarto. Prima di essere attaccato da qualche femminista degrego/nannimorett/consoliana/vestito-a-fiori-&-espadrillas di essere fasciorepresso, rispondo subito che le stesse cose le penserei se il protagonista fosse un maschio, non sono fascio e stando alla salute di mia moglie manco represso. Parlando sul serio - non prima di augurare a questa ragazza ogni bene: togli i panni di professionista esperto, e indossa quelli di curioso o potenziale enofilo: io di fronte a una cosa del genere COME MINIMO prenoterei il primo bus per l'Octoberfest e chiuderei gli occhi di fronte al banco vino del supermarket sotto casa. Così, per principio.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkIndipendentemente dal fatto che quel video possa ritrarre in modo "veritiero" l'essenza di questa sommelier, ritengo che, grazie a Dio, esistono molti modi di comunicare il vino. Certo quello che osservo non lo "sento" nelle mie corde, ciononostante accetto di buon grado che esistano universi comunicativi paralleli. p.s. oppure potresti pensare che sono un cinico meschino che pensa: "grazie a Dio c'è chi parla di vino in questo modo, se questa è la concorrenza sto tranquillo per i prossimi 30 anni!!!" ;-)
Rispondieggi
circa 14 anni fa - Linkconsiderando che potrei anche fondare il club 'se un vino non ti piace puoi sempre aggiungere la gazzosa', trovo la performace di Vera Bonanno... interessante. certo stappare una bottiglia di vino mezza vuota se lo potevano risparmiare... ma sono dettagli di scena. vorrei ascoltare però qualcuno che comunichi il vino e non che mi accompagni nelle sue sensazioni pur valide che siano. spesso si ascoltano sempre le stesse 'venti parole' e questo non credo giovi al mondo del vino. non so... come guardare un film ... muto
Rispondizelda
circa 14 anni fa - LinkHo letto i vari commenti e alcuni li trovo superflui. Avrei valutato la professionalità di Vera Bonanno solo se si fosse trovata in contesto idoneo e chi ha commentato su questo non ha capito che TED è ben altra cosa, non è il CONCOURS MONDIAL DE BRUXELLES ( tanto per citarne uno) ma è solo un modo per raccogliere le persone, le loro esperienze e tutto ciò che vogliono e che possono raccontarci. Per cui discutere su come viene impugnato un bicchiere o delle regole del "buon Sommelier"è solo un inutile sfoggio di saccenza accademica. Bisognerebbe soffermarsi sul testo, sul quello che ci racconta ma dubito che a questo punto qui ci sia qualcuno che abbia davvero voglia di comprendere...leggo solo commenti cattivi e battute da caserma.
RispondiNelle Nuvole
circa 14 anni fa - LinkOh, finalmente una puella che interviene! Però Zelda non sono d'accordo, non mi sembrano battute da caserma, solo commenti a riguardo di una persona che ha il suo modo di comunicare, al di fuori dei soliti parametri. Noi siamo tutti un po' ingessati su quello che ci piace e che conosciamo. Sul blog ci scateniamo tutti un po', a cominciare da me. Faccio quindi parziale mea culpa per le acidate scritte e se fossi Vera Bonanno direi "Scusate, non ho risposto prima perché ero impegnata a schiaffeggiare enoicamente i clienti di Picone. Per prima cosa a Nelle Nuvole rispondo che non ho nessun bisogno di fidanzati, se riesco a magnetizzare un fustacchione come Mauro Mattei, vi potete immaginare come la scelta non mi manchi. A Francesco Annibaldi e Luca Amodeo rispondo che la mia generazione parla e gesticola così, e ringrazi il cielo che li intrattengo sul vino che é un argomento nobile e serio. Se poi lo verso e lo bevo un po' alla carlona mica sono nella mia enoteca, ma per aria, con un caldo bestia e il cuore che mi batte forte. Infine, Mauro Mattei, grazie per aver capito che per il vino sono disposta a strapparmi il cuore e buttarlo lontano, con i soli mezzi espressivi che ho."
Rispondieggi
circa 14 anni fa - Linknon mi sembra di aver fatto battutaccie su Vera Bonanno, dico infatti che é interessante. in merito ai concorsi, ho assistito ai dietro le quinte di quelli per sommelier e la prima cosa che mi sono chiesto é stata.. come si può permettere che accada tutto questo? non conoscendo il settore questa é stata la mia sensazione: razionale e oggettiva. l'eNozione di Vera é lampante, ma la mia non é una critica rivolta alla sua persona. ma é lei che dice che 'arrivare a selezionare l'eccellenza é una domanda difficile - invece di 'obiettivo' probabilmente; é lei che dice che fare il selezionatore di vini é cosa ardua.. con spiccate sensazioni di onnipotenza - questo l'allontana molto dal mio essere ignorante e assetato di informazioni; é lei che dice che con assoluta obiettività 'versa e appoggia il bicchiere sul tavolo aspettando che'... dimenticando l'essenzialità, non lo beve, tralasciando il punto fondamentale della storia perché la 'parola' prende il sopravvento sui fatti; lei dice 'voglio bere una verità', io voglio bere solo un vino che mi piace e solo se mi piace posso ascoltare la sua storia. credo che il punto e la lacuna fondamentale del vino é l'inversione illogica che il mercato ha imposto al vino: l'azienda, la storia, il territorio, pack e mark e poi il vino. "Bisognerebbe soffermarsi sul testo, sul quello che ci racconta"....solare e sorridente, schivo e tardivo, la tua famiglia, riservato, ma le stagioni ti aiutano a ...siamo andati un po' troppo sul marzullismo andante verso la fine. Vera Bonanno parlami del vino 'senza le parole'. I love you.
RispondiDonna sicula
circa 14 anni fa - LinkVera, Veruzza.... Personaggio difficile, un giorno Joly le disse che Dioniso la teneva attaccata alla terra come una pianta di vite. Donna dai principi inattaccabili, disciplina ferrea, professionalità fino all'etremo. Non la giudicherei da come tiene la bottiglia o il bicchiere in mano, come sempre vorrei parlare di sostanza e non di forma.... Personalmente la considero una ricchezza, per Palermo, è una ricchezza, è una luce nella città. E' stata la prima a cogliere le verità sul vino dalle nostre parti. Vi prego non occupatevi di trovarle un fidanzato, questi sono eccessi di acidità, che magari funzionano sul vino, ma molto sgradevoli nell'essere umano. Mi fiderei molto di Mauro Mattei, il quale forse ha colto il lato giusto di Vera, la sua straordinaria competenza e il suo raffinatissimo palato. Purtroppo non avremo mai una sua risposta, ella scrive solo lettere a mano leccando buste e francobolli...
RispondiFrancesco Annibali
circa 14 anni fa - Link@Mattei: se un commerciante va in scontro facilmente coi clienti è un cattivo commerciante, tra l'altro. @Zelda: purtroppo siamo persone limitate, non riusciamo a capire le parole della Bonanno, ci scusi tanto.
RispondiMauro Mattei
circa 14 anni fa - LinkFrancesco, forse ho calcato la mano nella descrizione e ti sei fatto un'idea sbagliata. Vera è una tosta, un enotecaro dalle idee ferme. Se parlavo di scontri, parlavo di scontri costruttivi. Quando la discussione si infiamma o prende corpo è un piacere per chi tratta vino, eppoi basta guardarsi in giro per vedere persone altrettanto spesse caratterialmente alla guida di altrettante enoteche di successo. Non capisco cos'è che ti infastidisce. Insomma, penso sia arrivato il momento di farti una passeggiata a Palermo e tastare con mano ;)
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkMa io quello intendevo. Mica una scazzottata sul vino. Sii onesto, ammettilo, anche a te piace, come a tutti noi, sfruculiare le conoscenze del tuo interlocutore.. è un piccolo vizio perverso che si può facilmente perdonare :-)
RispondiMauro Mattei
circa 14 anni fa - Linkma va là Fabbretti, io rispondevo ad Annibali. Sei il solito egocentrico :)
RispondiFrancesco Annibali
circa 14 anni fa - LinkEvidentemente la classe latino&greco della Siss di Palermo aveva pochi posti. Passo e chiudo
Rispondinicoletta bocca
circa 14 anni fa - LinkSolo ora, dopo la lettura dei commenti, capisco il significato di pubblicare questo intervento di Vera Bonanno e la scelta coraggiosa e significativa di Mauro Mattei. Penso che fino a quando la sommellerie e la critica enologica continueranno ad avvicinare il vino con questa distanza siderale dalle passioni e dalle intenzioni che animano i produttori, con questo terrore di mollare Apollo per abbordare Dioniso, i due mondi rimarranno radicalmente separati e in qualche misura ostili. Vera può anche lasciare spiazzati, Litizzettati, e Dio solo sa quanto, ma se l'alternativa è l'ordine delle dita sul calice viva il pop di Vera. Viva la vita, come dice l'amico Citrico. A volte l'amore per la formalità, per la levigatezza, per il contegno nasconde la paura dell'ignoto, l'inesperienza del fare, l'incapacità di accettare il fatto che nel nostro mondo, in cui controlliamo pochissimo pur cercando di controllare tutto, ogni scelta è compromesso con l'imperfezione. Allora incominciamo a considerarala e a riservarle un posto invece di ignorarla con imbarazzo. Al rogo le schede tecniche, naturalmente assieme ai registri di carico e scarico. L'imperfezione e la vitalità che ci sono in Vera, di cui parla Vera e che nei vini Vera cerca, sono la chiave dell'identità L'imperfezione dell'arte contemporanea, della sua musica, della sua espressione epocale e dei nostri vini, sono la vitalità che si batte contro le sempre maggiori possibilità di perfezione tecnica. Vera per me è come un libro di Rudolf Steiner: la prima volta che lo leggi ti daresti dell'idiota e lo butteresti nel cestino della spazza, salvo poi tornarci su una o due volte per scoprire che le intuizioni che sorreggono tutta l'apparente follia sono quanto di più condivisibile ci possa essere. L'importante è essere disponibili a capire e liberi. E Mauro Mattei, come dice l'uomo della Donna Sicula, è un uomo profondamente libero, e di questo sarà bene essergli grati.
RispondiNelle Nuvole
circa 14 anni fa - LinkVERA LA FATTUCCHIERA..
RispondiDonna sicula
circa 14 anni fa - Link.....Stamane leggevo il blog a Vera che non possiede neanche un pc, la quale con grande, grandissima auto ironia commentava: "la fattucchiera? Spiega loro che sono conosciuta meglio come Crudelia De Mon", ruolo comico, nel quale lei sguazza divertendosi moltissimo a prender in giro l'umanità.... Della serie: "Si babbei, accanitevi!" Rimane il fatto che la sua professionalità affonda in un tipo di vita che a me pare a tratti sconvolgente, ogni suo viaggio (e sono tanti), ogni suo spostamento, è dedicato al vino, rendendole una conoscenza enologica, geografica e lasciatemelo dire anche umana delle cantine e dei produttori veramente enorme. Ecco che come cita Mattei, gestisce un'enoteca con più di 7000 etichette, peraltro conoscendone esattamente il posizionamento su ogni scaffale e in modo, concedetemelo, un pò autistico, anche il prezzo. Vera è un personaggio unico e mi emoziona la signora Bocca quando la paragona ad un libro di Steiner, afferrando perfettamente il suo spessore. Quanto alle Siss, ai manuali da sommellerie, alla non preoccupazione da concorrenza....signori vi prego, non perdete mai l'eleganza che il mondo del vino imporrebbe, stiamo pur sempre parlando di una Madame Chevalier des Coteaux de Champagne! Dalla signora Nelle Nuvole, non me ne abbia... mi aspetterei un Tavernello... Una curiosità: mi piace la sua "furia" giovanile. Quanti anni ha?
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - Linktemo che a perder l'eleganza sia stata proprio la sua amica nel simpatico spettacolo teatrale che coinvolgeva accidentalmente anche una bottiglia di vino. Credo che si sia appurato come il discorso vertesse sulla performance in sè piuttosto che sulle doti della sua amica che, me lo lasci dire, nel video non si vedono proprio. Ribadisco il concetto: benvenute le Madame Chevalier des Coteaux de Champagne che parlano di vino in questo modo, garantendo salute e prosperità a noi minus habens. p.s. sebbene molto altezzoso il suo intervento riesce a malappena a strapparmi un sorriso di comprensione visto che si trova a vivere il ruolo di "avvocato d'ufficio" che nessuno le aveva richiesto
RispondiDonna sicula
circa 14 anni fa - LinkMa no, non la prenda così, difendo solo la mia amata Palermo... E Vera fa parte di essa.
RispondiNelle Nuvole
circa 14 anni fa - LinkGrazie mille per la "signora",mi lusinga alquanto, considerando la mia furia giovanile e la mia nota passione per il Tavernello in cui mi bagno ogni giorno per levarmi un po' dei miei numerosi anni. Mi fa piacere che la diretta interessata abbia gradito la rima VERA LA FATTUCCHIERA, certamente migliore di VERA LA TEIERA o VERA DAI DISCORSI A PERA (mi scusi ma sono le prime che mi vengono in mente, non c'entrano niente con la persona é che il nome si presta). L'ho inserita nei commenti per alleggerire la discussione che secondo me stava assumendo una dimensione spropositata. Io francamente l' accanimento più che verso la Madame Chevalier ecc. ecc. lo vedo nei confronti del povero (ma bello) Mauro Mattei che si è permesso di esternare la sua folgorazione per una fanciulla sì bella ed elegante, colta, intelligente e unica portatrice di luce nella buia e enologicamente incolta Sicilia. Talmente autoironica da non possede un PC, quindi inconsapevole dello tsunami provocato dalla sua esposizione ad alta quota. Lo confesso, mi rode una profonda invidia...
Rispondinicoletta
circa 14 anni fa - LinkAdesso capisco l'alchimia. Qualche anno fa ero stata definita la Crudelia De Mon della Bassa Langa, un archetipo evidentemente più esteso di quel che pensassi. E molto divertente da indossare.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkArchetipo per archetipo, agli occhi dei miei non-simpatizzanti io sarei "il matto" ;-)
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkRispondo al tuo commento così entusiastico col netto disappunto sui contenuti. E' evidente come tu non stia parlando di in "sè" ma in quanto vettore di significanze. A te piacie una significanza "imperfetta e contemporanea"? Benissimo, vivila. Come sono stato in disaccordo con Annibali, lo sono con te: nessuno si permetta di arrogarsi il diritto di dire cosa è meglio o peggio, cosa è giusto o sbagliato! Lascia stare quindi chi si occupa di impugnature, di chi entra in contatto con la parte apollinea del vino e goditi quella bacchica-emozionale. La mia posizione sul vino è piuttosto ortodossa e non ho nulla da ridire contro quelle eterodosse, di certo però non permetto che vengano considerate una sorta di Arcadia illusoria in cui quattro fighetti con la puzza sotto il naso si rinchiudono sotto una bella campana di vetro. Lo devo per rispetto a me stesso e alle persone che con affetto e stima seguono il mio lavoro. Come ho già scritto più di una volta il filmato è, dal mio punto di vista, deludente nelle forme e nella sostanza, è soltanto la fiducia che ho in Mauro che mi spinge ad andare al di là delle apparenze. Il filmato è emotivo-autoreferenziale-elementare-inconsistente, tutto questo al punto tale che non mi ha nemmeno detto che vino era quello che ha bevuto... e fortuna che mi voleva illustrare la complessità nella selezione dei vini! Fossimo alle scuole superiori direi che la prestazione merita un bel 4 per un semplice motivo: è andata fuori tema. p.s. le emozioni si comunicano anche con la cultura, che è altra cosa rispetto ad appiccicarsi alla lingua una storiella letta da un manuale di sommelierie
RispondiNelle Nuvole
circa 14 anni fa - LinkOttimo e articolato commento, ma "vettore di significanze" dove l'hai trovato?
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - LinkE' un mix socio-semantico che riprende i rispttivi concetti cardine di tre tipi "impaludati, noiosi e autoreferenziali" i cui studi sono completamente inutili, poco trendy e privi del brivido dell'imperfezione anrchica: Karl Popper ("il Media è il Messaggio"), Ferdinand de Saussure (differenza fra "significante e significato") e Marshall Mcluhan (il concetto di "vettore informativo"). p.s. Mamma mia che pxxle; parlo come un fossile tortoniano! Meglio che torni nella mio sarcofago e dia una streta alle bende. Notte :-)
RispondiFabio Cagnetti
circa 14 anni fa - LinkBen detto, Fabbretti, ben detto. La tecnica e un certo bagaglio nozionistico sono ancora (e per me sempre saranno) importanti, ancora più importante è saperne comunicare la padronanza senza essere aridi nè ridondanti. E' un po' come nella musica (più nel jazz che nel rock, invero), non ho mai amato i virtuosi fini a se stessi, ma un bravo musicista ha un bagaglio tecnico importante che riesce a "nascondere" con le sue doti di composizione, inventiva, improvviszione, emotività e urgenza creativa. E chi destruttura veramente (non i bluff, quindi) è necessariamente passato per la struttura, e questo vale per tutte le avanguardie, dalle arti figurative alla musica passando per la cucina. "le emozioni si comunicano anche con la cultura": è questo il punto. Mario Soldati, Gino Veronelli, Armando Castagno, Samuel Cogliati, Vera Bonanno: trova l'intruso.
RispondiFrancesco Fabbretti
circa 14 anni fa - Link@ Fabio e Nelle nuvole: ci tengo a precisare che la mia critica è rivolta a una performance mal riuscita ed a chi la difende. Non sempre riusciamo a esporre il nostro punto di vista in modo efficace e coinvolgente. Non so se il filmato rifletta la "verità" più intima della signorina,anzi, a dirla tutta, ne dubito, visto il ruolo che, professionalmente, riveste. Forse, in un minutaggio così ridotto, sarei andato a braccio e non avrei esordito creando aspettative troppo alte ("arrivare a selezionare l'eccellenza") per il contesto in cui era inserita la performance.... ma forse avrai sbagliato io
RispondiNelle Nuvole
circa 14 anni fa - LinkPosso solo aggiungere che con 40 commenti sulla sua persona e sulla sua "performance" Vera Bonanno é una persona di impatto, ha sbaragliato arogmenti ben più seri trattati in questi giorni da Intravino.
RispondiAntonio Tomacelli
circa 14 anni fa - Link"Comunicare il vino" è uno degli argomenti fondanti di Intravino e lo trattiamo con la massima serietà. Non si vede?
RispondiRino Polacco
circa 14 anni fa - Linkperfettamente d'accordo.... è esattamente quello che ho appena scritto (avendo letto solo ora questo tuo commento)
Rispondiyquem
circa 14 anni fa - LinkGli intrusi sono tre: Vera, Armando e Samuel.
Rispondienricone
circa 14 anni fa - Linktutto molto bello, ma... al minuto 5:02 la sommelier afferma: "la bottiglia è finita" peccato che all'inizio del filmato, quando la bottiglia viene stappata, sia gia vuota per almeno 3/4.
Rispondinicoletta bocca
circa 14 anni fa - LinkTi sfido a berti una bottiglia di Veruzza in 5.02 minuti mentre parli del tuo approccio al vino quasi ininterrottamente. Oppure sei la controfigura di Harrison Ford nella gara di grappini tibetani? Ti ricordi che lei lo aveva stracciato? E i tre quarti della bottiglia che mancano che fine avranno fatto? Esigenze di copione? Cameramen o registi? Vaso di fiori? Quanti misteri....
RispondiDonna sicula
circa 14 anni fa - LinkNiente misteri, se la sono scolata i personaggi che avevano bisogno di coraggio per salire sul Nautoscopio!! Incluso il produttore.
Rispondicernilli
circa 14 anni fa - LinkLa trovo bravissima e molto espressiva. L'ho conosciuta da Picone, mi ci sono inizialmente scontrato e poi ci siamo capiti. In video rende benissimo, è efficace e pure fresca e carina. Quasi quasi la faccio contattare per il GR Channel.
RispondiAntonio Tomacelli
circa 14 anni fa - LinkIntravino rulez! :-)
RispondiTERROIR
circa 14 anni fa - Link...come sarebbe con Rugiati in un programma cucina e vini ?! ...na bomba ! più che altro na rissa ! fantastico !
Rispondiroberto gatti
circa 14 anni fa - LinkPiu' bella....che brava....
RispondiFranca
circa 14 anni fa - LinkAnche lei Gatti è molto più bello che bravo. Molto ma molto di più.
RispondiDavide Bonucci
circa 14 anni fa - LinkE'una chiara performance teatrale, attoriale, un testo scritto. Mi pare un modo di comunicare interessante, volutamente generico ma certamente sfacciato e personale. Forse vi sarebbe piaciuto essere al suo posto su quella torre? ;-)
RispondiLuca Amodeo
circa 14 anni fa - LinkNo grazie, soffro di vertigini.
Rispondidaniela (senzapanna)
circa 14 anni fa - LinkDavide è chiaramente un testo scritto ed è interessante. Purtroppo è rovinato da un'interpretazione sbagliata nei ritmi, nelle pause e soprattutto, cosa importantissima, nei toni. Spesso usa dei crescenti quando ci volevano dei calanti, non puoi fare un'affermazione incisiva in cui traspare il tuo sentimento terminandola a salire come in una domanda. Con quel testo poteva fare molto meglio. Ripeto, nel suo lavoro, mi fido dell'autore del post, è sicuramente brava.
Rispondiroberto gatti
circa 14 anni fa - Link@ Davide Non al suo posto....ma con lei sulla torre....è meglio no ??
RispondiRino Polacco
circa 14 anni fa - LinkPurtroppo manca di spontaneità... Avverti uno stridore nella sua voce e nell'esperienza che vuole comunicare ma che poi non arriva, chi ascolta inconsciamente lo avverte (bisogna provare seguire solo l'audio). Non è certo facile parlare in pubblico (soprattutto appollaiata lassù), ma sono dell'idea che raggiungi sempre maggior efficacia parlando con il cuore (andare "a braccio" direbbe qualcuno). E' la tua vita, la tua preparazione, chi meglio di lei può descrivere le sue esperienze? Non servono note scritte da leggere... invece andando a ruota libera, ripetendo 10 volte lo stesso discorso, avrai 10 discorsi diversi per la stessa storia, ma va bene così. Certo qualche passaggio potrà anche scappare, ma se è davvero brava e professionale, le conoscenze ce le ha, quindi sarebbe perfettamente in grado di parlare senza copione. Allora sì che vedresti la sua vera (naturale) competenza e raggiungerebbe una maggior efficacia ed empatia con chi la ascolta.
RispondiArturo Genduso
circa 14 anni fa - LinkSono un agronomo che si occupa di agricoltura tradizionale e naturale e Leggo con attenzione l'articolo di Mauro Mattei che non solo è riuscito a descrivere una straordinaria interprete del vino ma anche a valorizzare quelle doti di Vera che devono restare primarie per coloro che vogliono fare diventare la trasformazione di prodotti agricoli "arte" e non semplici processi chimici, e così sono rimasto di stucco quando Vera senza conoscere la biodinamica è riuscita a notare in un vino la coltivazione diversa delle uve di origine. Noi siciliani orgogliosi della nostra storia e tradizione agricola, la più antica al mondo, riconosciuti come artisti dai greci dagli arabi e da tutte le culture che hanno conosciuto la nostra arte agricola abbiamo bisogno di artisti dell'assaggio non di assistenti di laboratorio. grazie mauro mattei da Arturo Genduso
Rispondiroberto gatti
circa 14 anni fa - Linkcommento moderato dallo staff di Intravino
RispondiPomodoro Pachino
circa 14 anni fa - Linkcommento moderato dallo staff di Intravino
RispondiLido Vannucchi
circa 14 anni fa - Linke bravo Mauro sempre attento e bravo un'ottima visione dal sud di vera se ne parla "bene e male" ma se ne parla ne parlavo con Francesco Guccione propio 25 giorni fa da lui, minchia lui le ha dedicato un vino il verruzza mica poco, bando agli scherzi è bella e brava, ma dimmi del vino quantico fatto sull'etna che mi dici www.vinoquantico.it una nuova frontiera del vino naturale lo hai assaggiato lo conosci vedi se tu essendo li vicino riesci a farci un post. ciao lido
Rispondiroberto gatti
circa 14 anni fa - Link@ Franca Mi faccia vedere una sua foto e le potrò dire in merito......
Rispondiyquem
circa 14 anni fa - LinkVera è vite e vita: non temete, non è colpa vostra se sentite la sua anima cosi lontana.
RispondiTrister
circa 14 anni fa - Linkma quando diventerai presbite e lo diventerai, come le farai le degustazioni, braccia rubate all'agricoltura.
RispondiDonna sicula
circa 14 anni fa - Linkhttp://www.youtube.com/watch?v=bB3B0iSET08&feature=related Sempre Vera! Era opportuno darvelo!!!
RispondiFrancesco Ingoglia
circa 14 anni fa - LinkVera è sempre stata così. Ve lo dice uno che la conosce da 20 anni. Grande Vera.
Rispondimaxneo
circa 14 anni fa - LinkVera è semplicemente arrogante, presuntuosa, strafottente, infingarda, aggressiva. Arrogante e presuntuosa soprattutto. Chi la descrive così ha capito tutto. So tutto io. Gli altri non hanno capito un ca..o. Quel vino non lo vendo perchè il produttore mi è antipatico. Quell'altro non lo tratto perchè il distributore è antipatico. Quell'altro vino non lo voglio vendere perchè a me non piace (e invece magari è buonissimo!). Poi vende schifezze commerciali ed industriali solo per i rapporti (strani) con produttori ed agenti... 7000 etichette di cui 6900 schifezze. Prima o poi il vecchio Franco Picone non ci sarà più. Allora vedremo cosa succede
RispondiLilly
circa 12 anni fa - LinkCosi come l'Uva nasce dalla terra ed è frutto del sacrificio umano, l'intenditore deve spiegarsi umilmente. Il vino è terra ed Umiltà. Trovo fuori contesto l'esuberanza, che poi tutta questa veemenza sia passione mi fa piacere, ma devo sinceramente dire che oscura il vero protagonista, cioè il vino.
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