Domande che ci facciamo a ogni dimissione di Papa: che vini beviamo per festeggiare il nuovo Pontefice?
di Antonio TomacelliDopo l’umile lavoratore nella vigna del Signore (cit.), è finalmente arrivato il momento del potatore Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio. Dal nuovo Papa, infatti, tutti si aspettano un deciso taglio agli eccessi del “Vigneto Curia”, un prezioso cru finito nelle mani di un enologo senza scrupoli, tal Cardinal Bertone, che ne aveva rovinato la purezza con innesti alloctoni.
Riuscirà il nuovo Vescovo di Roma dove gli altri avevano fallito? E, soprattutto, avete già sostituito la vostra scorta di Riesling con del buon Malbec argentino? Vedo già qualcuno storcere il naso e posso capire il perchè: il vitigno sudamericano è di quelli tosti da affrontare, tutt’altra cosa rispetto ai bianchi tedeschi così fini e complessi. Con la sua concentrazione pericolosamente tendente al sentore di asfalto, il malbec rappresenta una botta di vita per le papille ma, volendo, di vini tendenzialmente bevibili ce n’è.
A proposito di bevibilità, che ci beviamo per festeggiare il nuovo Papa? Eccovi le proposte del nostro editor Alessio Pietrobattista (un cognome, una garanzia) per un’occasione tanto speciale:
Dom Perignon: Perchè? Perchè sì, in un festeggiamento ci sta sempre bene, inutile aggiungere altro. E’ scontato? Magari lo fosse davvero, ne comprerei di più. Per un brindisi di prestigio, di lunga vita e mai in tono… dimesso.
Clos Des Papes Chateauneuf Du Pape – Paul Avril: il nome dice tutto. Avignone fa parte della storia della chiesa e Parigi è valsa davvero una messa. Piace a parecchi, soprattutto se hanno le stelle e le strisce, con punteggi faraonici. Speriamo venga ben valutato Oltreoceano anche Papa Francesco.
Beaune Grèves Vigne de l’Enfant Jésus – Bouchard: perchè il “capo” in fondo è sempre lui e il Papa ne farà le veci terrene. Pinot Noir di lunga vita: ostico, scuro e spigoloso in gioventù ma di grande, grandissima classe nella maturità. Pur rimanendo di un caratterino niente male.
Malbec – Escorihuela Gascon: non che ci capisca molto, anzi, però un vino argentino doveva trovar posto. E non c’è nulla di più argentino e allo stesso tempo internazionale del Malbec, capace di buoni vini e inenarrabibili ciofeche da supermercato. Piace al mio amico Andrea e di lui mi fido.
Vin Santo: quale? Beh, di primo acchitto ti vien voglia di Avignonesi, denso, dolcissimo e capace di asfaltare tutto ciò che è passato in precedenza. Però una divagazione ci starebbe bene, e quindi La Sorpresa di Pacina, Vin Santo-non Vin Santo per una mera questione di grado alcolico. E in fondo il buon Bergoglio non se l’aspettava nessuno, forse nemmeno lui: più sorpresa di così.
Vabbè, Alessio è di Roma e perciò molto curiale e legato alla tradizione, ma se avete qualche proposta più rivoluzionaria, accomodatevi pure.
19 Commenti
ale
circa 12 anni fa - Linkhttp://www.levindemerde.com/
Rispondidaniele
circa 12 anni fa - Linkhttp://www.bodegadelfindelmundo.com/inicio.html
Rispondibruno
circa 12 anni fa - LinkOttima cantina in degustatazione pochi giorni fa insieme a Sophenia, Rutini, Santa Ana e Franceschini & Posenato due enologi italiani che stanno lavorando con uve non prodotte da loro. Tutti ottimi prodotti
RispondiBRUNA FERRO
circa 12 anni fa - LinkPropongo il Grignolino di Nadia Verrua Cascina Tavijn...
Rispondiwood
circa 12 anni fa - LinkMa bevetevi una Barbera d'Asti e piantatatela li
RispondiAlessio Pietrobattista
circa 12 anni fa - LinkM'anfatti! :-)
RispondiBRUNA FERRO
circa 12 anni fa - Link...però..mi sembra che Nadia abbia le sue bellissime Vigne a, o vicino a Portacomaro...:) :)
Rispondifaxdigit
circa 12 anni fa - LinkIl Romanico di Colletti Conti, senza dubbio!
RispondiPaolo A.
circa 12 anni fa - LinkMalbec "vitigno sudamericano"? Se ti sente un girondino...
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkEddai, c'é un papa astigiano che capisce pure il dialetto e con cosa vuoi brindare se non con un Barolo? Grossa padella, Tomacé.
RispondiAlessio Pietrobattista
circa 12 anni fa - LinkSemmai il barolo non l'ho nominato io, a questo punto però mi sarei giocato un Moscato, sicuramente l'astigiano più famoso nel mondo. :-)
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkVa bene che il Papa veste in bianco, e con tutto il rispetto per l'Asti (che è indubbiamente un filo più conterraneo), ma dovendo omaggiare il piemontese più importante del mondo mi è sembrato un po' poco. Il "Re dei vini, un vino da Re" mi sembrava più adatto a chi porta il triregno.
RispondiGianpiero
circa 12 anni fa - LinkSembra semplice e sincero, come il grignolino. Il barolo lasciamolo dall'altra parte del Tanaro....per una volta Asti-Alba 1 a 0 palla al centro!
RispondiSilvana
circa 12 anni fa - LinkNoto, solo ora, che Francesco porta gli occhiali fumé!
RispondiPrimo Oratore
circa 12 anni fa - LinkCa Lojera ... :-)
RispondiGianni Ruggiero
circa 12 anni fa - LinkÈ una rivoluzione epocale,mischiamo tutto(Nebbiolo,Sangiovese,Cortese,Aglianico,Inzolia,Negroamaro,Cannonau ecc.....)e vogliamoci bene.Evviva Francesco Primo!!
RispondiGreen Manalishi
circa 12 anni fa - LinkL'importante è chiudere con un bel Moscato d'Asti, viste le origini del Papa (e per essere sicuri che a nessuno venga la tentazio ne di un metodo classico col dessert)
RispondiMaria
circa 12 anni fa - LinkQui potete trovare altri fantastici Malbec argentini http://www.saboresargentinos.net/it/21-malbec
RispondiMara
circa 10 anni fa - LinkAdoro il Malbec, io ne ho trovato uno buonissimo qui: http://www.buy-me.it/c/mangiare-e-bere/vino/vini-rossi
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